Estorsione, furto e detenzione di armi: padre e figlio finiscono nei guai

Reggio Calabria Cronaca
Antonio e Giuseppe Cosimo Rispoli

Un 65enne e un 24 enne di Stilo, Antonio e Giuseppe Cosimo Rispoli, rispettivamente padre e figlio, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare essendo accusati di un tentativo di estorsione aggravato dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore della zona, oltre che di un furto nell’azienda agricola del figlio dello stesso imprenditore, e di detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

Il provvedimento, emesso dal Gip presso il Tribunale di Reggio di Calabria, Valentina Fabiani, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, è scattato in seguito a delle indagini portate avanti dai Carabinieri di Roccella.

Secondo gli inquirenti i due avrebbero messo in atto i due tentativi di estorsione nel marzo del 2013.

La tesi è che Il padre, utilizzando una cabina telefonica, avrebbe chiesto all’imprenditore, suo datore di lavoro, dapprima la somma di 500 mila euro e successivamente di 200 mila euro, minacciando in caso contrario l’incendio delle sue proprietà.

Nel marzo del 2014, il presunto atto persecutorio nei confronti del datore sarebbe proseguito con il furto di alcuni mezzi agricoli, del valore di 200 mila euro, nell’azienda di Girifalco intestata al figlio dello stesso.

Il 24enne, nel secondo colpo, e su indicazione del padre avrebbe portato con se anche una pistola.

Entrambi sono così finiti in manette. Per il 65enne si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Reggio Calabria, il figlio è stato invece ristretto ai domiciliari.