Giornata del teatro in carcere, con “Le Prénom” si alza il sipario a Siano

Catanzaro Attualità

Per la Giornata Nazionale del Teatro in Carcere ed in concomitanza con il World Theatre Day 2018, presso la casa circondariale di Siano oggi è andato in scena “Serata in famiglia”, lo spettacolo teatrale organizzato dall’associazione culturale-laboratorio teatrale La Ribalta di Vibo Valentia.

La cultura del teatro riportata in contesti difficili, è stata più volte premiata a livello regionale e nazionale.

La commedia andata in scena è ispirata alla pièce francese “Le Prénom”, divenuta poi il film “Cena tra amici”, - ispirato ai litigi tipici della natura umana che fanno parte di ogni contesto familiare, ma che poi vengono superati - che in Italia ha fornito lo spunto alla regista Francesca Archibugi per scrivere e dirigere il film “Il nome del figlio”.

Nelle parole della direttrice della Casa Circondariale di Siano è racchiuso lo spirito dell’iniziativa: “il teatro è cultura, e in quanto tale riconosciuto come parte integrante dei percorsi rieducativi pensati per il reinserimento dei detenuti. Lo spettacolo messo in scena oggi assume un significato particolare nel contesto carcerario, che si caratterizza per la necessaria lontananza dalle “serate in famiglia”: ma la commedia, tra dialoghi, risate e colpi di scena vuole portare per qualche ora gli spettatori a casa.”

Hanno partecipato all’evento, promosso da Mario Sei, che da anni cura come volontario le attività teatrali nel carcere di Catanzaro, Giusi Fanelli, Anna Verde, Rosario Columbro, Francesco Graziano, Emilio Stagliano, Antonio Fortuna, Rosario Gattuso, Antonio Gattuso, Maria Chiara Crupi, Anna Portaro, Fabio Milano, Giuseppina Annunziata Cicciò, Eleonora Rombolà e Simonetta Amodeo.

Al termine della manifestazione la compagnia ha ricevuto una targa ricordo realizzata dai detenuti all’interno del laboratorio di ceramica del carcere con la significativa dedica “Grazie per la serata in famiglia”.

La Quinta Edizione della Giornata Nazionale del Teatro in Carcere si inquadra in un più ampio e articolato programma di collaborazione previsto dal Protocollo di Intesa sottoscritto nel 2013 e rinnovato nel 2016 dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, dal Ministero di Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dall’Università Roma Tre.

Il 27 novembre 2017 è stata sottoscritta, inoltre, un’Appendice operativa al Protocollo d’Intesa che ha registrato l’adesione anche da parte del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità. Il Teatro è presente in oltre cento carceri d’Italia (la nazione che più di ogni altra ha investito su questa esperienza a livello artistico ed educativo).