Oliverio a favore dell’acqua pubblica. Coordinamento: “Attendiamo i fatti!”

Calabria Infrastrutture

Dopo le dichiarazione di un paio di giorni fa da parte del governatore Mario Oliverio, nelle quali ha ribadito di esser stato un “promotore e tra i più attivi sostenitori” del referendum contro la privatizzazione dell’acqua (LEGGI), si registra oggi la risposta del “Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica Bruno Arcuri”, che invece nutre - in tal senso - qualche dubbio sulle esternazioni del presidente della giunta regionale.

“In questi anni - affermano sarcasticamente dal Coordinamento, infatti - siamo stati probabilmente distratti da tante altre importanti questioni, ma non ci sovviene lo straordinario impegno del nostro Presidente per l’acqua pubblica! E, sebbene Oliverio abbia sottoscritto, nel 2013, la nostra proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare, volta a pubblicizzare il servizio idrico in linea con la vittoria referendaria del 2011, negli ultimi tre anni e mezzo di governo regionale non si è segnato alcun apprezzabile cambio di passo”.

Proposta, sottoscritta da oltre undicimila calabresi, che il Bruno Arcuri evidenzia come invece sia “stata cassata senza una minima discussione in Consiglio mentre la legge approvata lo scorso anno non chiude affatto ad eventuali privatizzazioni”.

Il fatto che sia stata istituita l’assemblea dei 40 sindaci dell’Autorità Idrica Calabrese (AIC), puntualizzano dal Cooridnamento, “tra l’altro – affermano - giusto in tempo per non essere commissariati dall’ARERA - non garantisce nulla riguardo ai futuri scenari di gestione pubblica del servizio idrico integrato regionale. Di questo aspetto si è subito reso conto il presidente della provincia di Cosenza Franco Iacucci, convinto privatizzatore fin dagli anni '90 e "collega" di partito del presidente Oliverio. Oliverio, la sua Giunta ed il Pd dissentono da Iacucci? Lo dimostrino con fatti ai calabresi!”

“Ed in ogni caso, in Calabria – continuano glia attivisti - il carrozzone Sorical SpA continua a fare il bello ed il cattivo tempo, nonostante sia in liquidazione dal 2012. La stessa legge regionale che ha istituito l’AIC prevede ancora un posto d’onore per il “fornitore dell’acqua all’ingrosso” (art. 7 comma k)! Inoltre, bisognerebbe chiarire le sorti del socio privato di Sorical, la multinazionale Veolia, che pare voglia abbandonare il territorio calabrese senza dar conto, soprattutto, degli investimenti non fatti.”

Per questo, il Coordinamento sostiene di avere la sensazione “è che su Sorical – spiega - si stia conducendo la stessa operazione che a livello nazionale è stata condotta su Alitalia: socializzare le perdite e privatizzare i profitti! Cioè, far pagare ai cittadini i danni di oltre un decennio di privatizzazioni e di profitti targati Sorical/Veolia!”

“Infine – prosegue - avere un soggetto gestore unico certamente non va nella direzione di far ritornare sui territori e nei comuni la scelta delle forme di gestione del servizio idrico integrato. L’AIC diventerà soltanto un luogo dove si notificheranno le scelte politiche ed economiche fatte in altri ambiti privati come, ad esempio, il consiglio d’amministrazione del soggetto unico gestore! Così è accaduto con Sorical e Veolia, così probabilmente accadrà in futuro!”

Aldilà di queste osservazioni, il Coordinamento Acqua Pubblica si auspica comunque che le affermazioni del Presidente Oliverio “possano condurci nella reale direzione indicata dalla volontà popolare con il referendum del 2011. Di certo lo sapremo soltanto quando l’assemblea dell’AIC deciderà come orientare la scelta gestionale del servizio idrico e cioè verso una forma pubblica e partecipata o di nuovo un affidamento al privato!”

Dal canto suo l’organizzazione ribadisce che continuerà a vigilare “attentamente” sulle scelte delle istituzioni nel settore idrico ed a promuovere mobilitazioni sul territorio, “affinché un reale e concreto processo di ripubblicizzazione partecipata venga attivato!”, conclude.