Al teatro Morelli in scena la compagnia torinese Acti

Cosenza Tempo Libero

Ultimo appuntamento della stagione 2017/2018 dedicata al contemporaneo del progetto More domani 18 marzo alle ore 20.30 al Teatro Morelli: in scena la compagnia piemontese ACTI Teatri Indipendenti in Piccola Società Disoccupata, affresco sul mondo del lavoro nella società postindustriale.

Tre attori di diversa generazione formano una “piccola società disoccupata” interpretando vari ruoli in un gioco cinico ed esilarante. Personaggi che si dibattono in una lotta senza esclusione di colpi per conservare o trovare lavoro, una lotta deltutti contro tutti, in cui non mancano slanci d’amore, ingenuità e momenti di grande illusione. Una commedia contemporanea dove ogni scena apparentemente reale, attraverso lo humour e il paradosso, viene portata ad estreme conseguenze tragicomiche. Il testo di Rémi De Vos tocca quasi tutti i ruoli che attualmente offre il mercato del lavoro: il precario, il disoccupato, il freelance, l’occupato a tempo indeterminato o l’occupato in via di licenziamento.

Una Piccola Società Disoccupata che riflette sul passato e sul futuro, su cosa avviene in una società centrata sul lavoro quando il lavoro viene a mancare. Dove porterà questa nuova rivoluzione? Condurrà alla società della disoccupazione o a quella del tempo libero? Evidenti le diverse considerazioni e risposte che le generazioni ancora attive ne danno ed evidente è il conflitto strisciante che le contrappone. Immersi dentro un mondo in cui tutto è mercato, un vortice di mutazione sociale ed antropologica sempre più veloce dominato da formule matematiche, statistiche e ricerche di mercato.

Il More, ideato e diretto da Scena Verticale in partenariato con il Comune di Cosenza, la Regione Calabria e il MiBACT, dopo aver aperto, per la prima volta quest’anno, una finestra anche sulla danza contemporanea con la brillante compagnia ferrarese CollettivO CineticO, chiude la stagione con la commedia diretta da Beppe Rosso, che lo vede anche interprete accanto a Ture Magro e Barbara Mazzi.