Sequestro impianto eolico. Contestate violazioni urbanistiche

Catanzaro Attualità

Il sequestro del parco eolico di 30 Mw, realizzato in contrada Serre del Comune di Girifalco e avviato nell' aprile scorso, eseguito oggi dai Carabinieri, è scaturito dalle indagini avviate in base a diverse denunce presentate da singoli cittadini, come Salvatore Tolone, un docente universitario. Le indagini oggi hanno portato al sequestro preventivo del parco. I sigilli sono stati apposti sulle pale eoliche dai Carabinieri del Reparto operativo provinciale guidati dal tenente colonnello Giorgio Naselli. D'altronde, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha avviato da tempo la verifica degli atti relativi a tutti i parchi eolici siti nel territorio di competenza, grazie ad un'attivitè seguita dal sostituto procuratore Carlo Villani. Il provvedimento di sequestro, proposto dal pm, è stato firmato dal gip del tribunale di Catanzaro e ruota su tre aspetti fondamentali: il mancato rispetto delle distanze tra le pale e le abitazioni private, e tra lo stesso parco e un altro realizzato in precedenza, oltre al mancato rispetto di alcune prescrizioni imposte dalla delibera regionale che ne autorizzava la realizzazione. Tesi su cui ora la società Brulli Energia è pronta a dare battaglia, nella qualità di proprietaria di un 25% di quote, mentre il 75% è di proprietà di un operatore energetico internazionale. Secondo quanto si è appreso, non ci sono indagati. Il provvedimento di sequestro, richiesto dal pm Paolo Petrolo e firmato dal gip Maria Rosaria Di Girolamo, è stato notificato dai carabinieri del Reparto operativo provinciale a un dirigente della Brulli Energia, due tecnici e un dirigente della società che gestisce il parco.