Camera di Commercio: una domanda unica per la produzione vitivinicola

Reggio Calabria Attualità

Grande partecipazione all’incontro svoltosi alla Camera di Commercio di Reggio Calabria e rivolto agli operatori della filiera vitivinicola, con l’obiettivo di illustrare le novità normative del settore ed individuare e condividere possibili strategie di rilancio e valorizzazione. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, dott. Antonino Tramontana ed il Segretario Generale, Natina Crea, che ha illustrato le funzioni di promozione esercitate dall’Ente reggino per le imprese del settore, nonché le funzioni di tutela del mercato e dei consumatori svolte nella qualità di autorità pubblica di controllo dei vini a DO e IG della Città Metropolitana.

“La viticoltura reggina ha una storia millenaria - ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio Tramontana -. Nel tempo la produzione si è progressivamente ridotta per diversi fattori legati ai costi di gestione degli impianti, spesso ubicati in aree difficilmente accessibili, alla frammentazione della proprietà, alle difficoltà di penetrare i mercati. Tuttavia negli ultimi anni, proprio puntando sulla qualità e certificazione a DO e IG del prodotto, si sta registrando una inversione di tendenza, con una crescita nei quantitativi di uva e di vino certificati”.

Numerose le imprese presenti che hanno manifestato vivo apprezzamento per l’iniziativa e la volontà della Camera di Commercio di avviare interventi condivisi di valorizzazione della filiera. “Per il rilancio del settore vitivinicolo reggino – ha evidenziato il Presidente Tramontana - potrà essere avviato un percorso per la richiesta di una denominazione di origine unica, sebbene mantenendo le peculiarità delle diverse sottozone”.

Significativo l’intervento di Gennaro Convertini, Presidente Enoteca Regionale della Calabria, che ha puntualizzato i vantaggi dell’intervento proposto dal Presidente della Camera di Commercio: consentirebbe di ricomprendere alcune aree che ad oggi non rientrano nelle produzioni certificate (se non per la IG Calabria), nonché creare una massa critica di prodotto necessario per avere visibilità sui mercati.

E’ stata anche richiamata la peculiarità e la ricchezza della produzione vitivinicola reggina, evidenziato la presenza di numerosi vitigni autoctoni che caratterizzano l’area ionica e l’area tirrenica (e in tal senso è stata anche ipotizzata l’individuazione di due distinte zone a denominazione di origine) , nonché il patrimonio storico e identitario rappresentato dai terrazzamenti della Costa viola, vigneti eroici che devono essere salvaguardati per il loro particolare pregio paesaggistico, culturale e ambientale, tenuto conto anche del forte rischio di dissesto idrogeologico dell’area di produzione.