Porto Crotone: la Consulta marittima discute del futuro dello scalo

Crotone Infrastrutture

Nel pomeriggio di martedì 23 gennaio 2018, presso la Camera di commercio di Crotone, si è svolta la prima riunione della neo costituita Consulta marittima.

A presiedere la Consulta Marittima è stato designato Francesco Lagani, consigliere camerale con delega alle infrastrutture. All’incontro hanno partecipato tutti gli stakeholders interessati alla tematica dello sviluppo dell’infrastruttura portuale, i rappresentanti sindacali, il Segretario generale dell’Autorità portuale Saverio Spatafora, l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Crotone Salvatore De Luca e il relativo Dirigente Giuseppe Germinara, il rappresentante dell’Ispra Michele Fratini, il Segretario generale e il Presidente della Camera di commercio di Crotone, rispettivamente Paola Sabella e Alfio Pugliese.

La riunione ha avuto ad oggetto la trattazione generale delle problematiche del porto, nonché dei progetti futuri di sviluppo ed in particolare il dragaggio ed il disinquinamento dell’area. Con riferimento a tale ultimo punto l’Autorità portuale si è impegnata a consegnare entro fine febbraio i rilievi batimetrici, indispensabili per procedere con le successive attività. Alla consegna dei rilievi seguirà un incontro con Ispra e Arpacal per stabilire le modalità di esecuzione della caratterizzazione che interesserà tutto il porto industriale.

Successivamente il piano della caratterizzazione, con l’individuazione della maglia da utilizzare per i prelievi e per le analisi, sarà trasmesso al Commissario straordinario al fine di procedere con la caratterizzazione del porto industriale, all’esito della quale si potrà procedere con la bonifica attraverso il dragaggio.

Grande interesse ha riscosso l’incontro da parte dei numerosi operatori presenti che, in maniera unanime, hanno ringraziato l’Ente camerale per la creazione della Consulta e per l’attivazione di tali nuove sinergie con tutti i soggetti istituzionali impegnati nello sviluppo del porto. Tra gli stessi operatori si sono levate alcune voci critiche con riferimento alla lentezza dell’Autorità portuale per le attribuzioni delle concessioni e per gli interventi manutentivi, rilevando che il cedimento in corso di alcune banchine sta provocando seri rischi per il movimento delle gru dovuti a buche e sifonamenti.

Gli operatori hanno anche evidenziato il totale insabbiamento del porto vecchio che, in alcuni tratti, presenta uno specchio libero inferiore ad un metro di profondità con conseguente parziale inutilizzo dello stesso; con riferimento a ciò hanno ricordato che mai è stato realizzato il prospettato prolungamento del molo del lanternino, in discussione da oltre un decennio.

L’Autorità portuale ha fatto presente che il Comune di Crotone si è fatto carico dello studio di impatto ambientale relativo a quest’opera, necessario per trasmettere il progetto al Ministero dell’Ambiente per la valutazione di incidenza. Infine, con riferimento alle denunce degli operatori, preoccupati dal verificarsi di numerosi furti causati dal mancato presidio del varco del porto industriale, l’Autorità portuale ha informato di essere in attesa di un’autorizzazione della Regione Calabria per l’assunzione di due guardie giurate da destinare al porto di Crotone.

In conclusione, il Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese ha reso noto che l’ente camerale sta valutando la possibilità di redigere un master plan sul porto che contempli la realizzazione di opere a mare per evitare il futuro insabbiamento, di vasche di colmata esterne al porto per consentire il dragaggio e la bonifica, nonché delle opere necessarie per evitare l’affondamento nell’area portuale delle carrette del mare e consentire la transitabilità del porto alle navi di dimensioni rilevanti, in particolare quelle da crociera.

Infatti tale settore ha mostrato un grande interesse verso lo scalo di Crotone, Infine, il Presidente della Consulta marittima Francesco Lagani ha annunciato che la Consulta marittima si riunirà a breve per designare i rappresentanti dei diversi settori e programmare le successive attività finalizzata alla valorizzazione di un’infrastruttura strategica quale il porto di Crotone.