Preside aggredito a Bianco, la città condanna: giovani vanno educati al rispetto

Reggio Calabria Cronaca

È stato avvicinato da due uomini che, dopo averlo raggiunto nel suo ufficio, lo hanno picchiato. È successo lo scorso 16 gennaio a Bianco nell’ufficio del preside dell’istituto comprensivo Macrì, Sebastiano Natoli.

Dopo l’aggressione il Consiglio d’Istituto si è riunito in seduta straordinaria e aperta per manifestare solidarietà e condannare il vile gesto. Sono intervenuti il Presidente del Consiglio d’Istituto e sindaco del Comune di Casignana, Vito Antonio Crinò, e tutti i componenti del Consiglio, i sindaci dei Comuni limitrofi, i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni presenti nel territorio, gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Bianco, dell’Istituto Comprensivo di Platì e gli insegnanti dei plessi di Sant’Agata, Caraffa e Samo.

Presenti anche tantissimi alunni e genitori che hanno espresso il loro affetto e la loro solidarietà verso il Dirigente, condannando con decisione l’ignobile gesto e auspicando che le istituzioni e la società civile sappiano opporsi con fermezza ad ogni forma di violenza.

Alla fine della seduta, il Consiglio di Istituto ha approvato un documento in cui è stato evidenziato che proprio dalla scuola deve partire un messaggio forte di cambiamento, di lotta alla sottocultura che limita e opprime, di collaborazione tra le istituzioni per educare le nuove generazioni al rispetto delle regole.

Appresa la notizia dell’aggressione subita dal preside anche il vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva è intervenuto per condannare l’atto violento.

Solidarietà è stata espressa dalla curia e dal sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà e del Delegato all’Istruzione Demetrio Marino.

“Un ennesimo atto di violenza nel mondo scolastico che allarma la società civile – sono le parole del Sindaco Falcomatà, in riferimento all’aggressione subita dal Dirigente Scolastico dell’Istituto comprensivo M. Macrì di Bianco, Sebastiano Natoli -. Un allarme che esplode soprattutto per il dilagare di questi vergognosi episodi nelle ultime settimane. Episodi che stanno, ahimè, coinvolgendo una delle Istituzioni più importanti: quella deputata a formare ed educare i giovani, i cittadini di domani. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al dirigente scolastico vittima di questo gravissimo gesto sul quale, sono certo, gli investigatori faranno presto luce, assicurando i colpevoli alla giustizia".

"La mia solidarietà e quella della Città Metropolitana che rappresento - ha aggiunto - va a anche a tutto il personale scolastico, certamente scosso da un fatto estremamente grave, con l’augurio che possa ritrovare al più presto la serenità necessaria per proseguire nella delicatissima opera di formazione dei nostri ragazzi. È proprio dalla scuola che deve partire l’incoraggiante messaggio di cambiamento, così come sottolineato nel documento ratificato dal Consiglio di Istituto”.

Piena solidarietà al dirigente scolastico e agli insegnanti – ha affermato il Delegato Marino - che sono le persone che si confrontano giornalmente col territorio. Questi atti devono farci riflettere sulla società in cui viviamo, che necessita di un’inversione immediata di rotta nel segno, sempre, della legalità. Gli insegnanti, quali educatori, devono pretendere il rispetto al quale tutti noi dobbiamo educare i nostri figli, in primis attraverso il nostro esempio”.

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