Crisi agrumicoltura. Anpa: servono interventi strutturali e un piano nazionale

Calabria Attualità

Dopo l’avvenuta approvazione della strategia nazionale per l’ortofrutta che fissa gli obiettivi per i prossimi tre anni del settore, all’interno della quale è compresa l’agrumicoltura, si è riunito il tavolo agrumicolo istituito presso il Mipaf, per affrontare la situazione di emergenza che si è determinata per il settore.

Ai lavori, per Anpa-LiberiAgricoltori ha partecipato Giuseppe Mangone, responsabile del dipartimento economico dell’organizzazione.

La campagna agrumicola in corso, ha detto Mangone, intervenendo al tavolo, a causa della prolungata siccità di questa estate, sta registrando un calo nella produzione su quasi tutto il territorio e, in alcune aree, soprattutto Gioia tauro, vi sono quantitativi di agrumi di piccola pezzatura che i consumatori non scelgono e di conseguenza la Gdo è restia a comprare mentre l’industria di trasformazione paga prezzi irrisori.

Per fronteggiare l’emergenza il Mipaf ha varato alcune misure come il ritiro immediato di 500 tonnellate di agrumi e un piano di comunicazione e promozione al consumo mentre il fondo agrumicolo per il 2018 ha previsto risorse per 2 miliardi di euro.

“Si tratta di misure sicuramente apprezzabili, - ha proseguito Mangone - ma, assolutamente, insufficienti rispetto a ciò che serve per aiutare il settore a recuperare competitività sui mercati interni e internazionali. Per l’agrumicoltura servono interventi strutturali da realizzare attraverso un piano agrumicolo nazionale con risorse nazionali e delle regioni interessate; Un serio programma di ammodernamento degli impianti produttivi, sostegno dell’aggregazione del prodotto e delle OP, interventi per prevenire i rischi fitosanitari, primo fra tutti la tristezza degli agrumi”.

Per quanto riguarda la situazione dell’agrumicoltura calabrese, occorre definire le azioni da mettere in atto per superare la crisi e rilanciare il settore e, pertanto, l’Anpa-LiberiAgricoltori Calabria chiede che il Dipartimento agricoltura convochi subito un incontro con tutte le Organizzazioni professionali Agricole e i soggetti della filiera agrumicola.