Migranti. Corbelli: 200 morti già nel 2018, una tragedia immane

Calabria Attualità

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che ha da pochi giorni stampato (a sue spese e distribuito gratuitamente) il libro La favola del piccolo Cisse, per raccontare e documentare il dramma dell’immigrazione, interviene sulle nuove tragedie di migranti morti in questo inizio d’anno - “un dato impressionante: quasi 200 le vittime dei tragici naufragi” afferma - e chiede che “le Ong ritornino ad operare nel Mediterraneo per scongiurare nuove stragi”.

Più di 160 migranti morti negli ultimi tre giorni, 200 dall’inizio dell’anno. Una tragedia immane superiore anche a quella dello scorso anno. Mai ci sono stati così tanti morti nei primi dieci giorni dell’anno, di cui solo pochi parlano. Purtroppo queste stragi non si arrestano e i morti aumentano spaventosamente perché nel Mediterraneo di fatto non ci sono più Ong a salvarli. Solo due dovrebbero infatti essere le Ong rimaste nel canale di Sicilia per le operazioni di salvataggio. Diritti Civili lancia un appello alle Ong e al Governo affinché si ristabilisca nel Mediterraneo la situazione precedente al varo del decreto Minniti, che vedeva tutte le Ong presenti insieme alle navi dell’operazione Triton impegnate nel soccorso ai barconi in difficoltà” - afferma Corbelli.

“Gli sbarchi continueranno e così purtroppo le stragi. Solo con le Ong presenti e operative possiamo scongiurare nuove stragi. È grazie a queste Organizzazioni, ingiustamente criminalizzate per motivi politici, che si salvano migliaia di vite umane, così come racconto e documento nel mio libro La Favola del piccolo Cisse, narrando la vicenda del bambino ivoriano, salvato in mare da una di queste Ong, e sbarcato da solo, il 15 luglio 2017, al porto di Corigliano. Questo bambino (a cui il nostro Paese, Diritti Civili insieme ad altri soggetti istituzionali – spiega Corbelli - è riuscito a ridare, dopo averli rintracciati, il papà in Francia e la mamma, che era prigioniera, in Libia) è stato più fortunato e ce l’ha fatta ma migliaia di altri bambini hanno perso la vita nei tragici naufragi”.

“Bisogna assolutamente scongiurare che continui questa strage di innocenti. Anche se poi anziché essere ringraziato il nostro Paese riceve ingratitudine, addirittura da chi è stato salvato! Ma non sarà certo questa ingratitudine a fermare la nostra azione umanitaria che deve continuare incessantemente. E il mio libro, stampato a mie spese e distribuito gratuitamente, che andrò a promuovere nelle scuole vuole far riflettere su questa tragedia epocale dell’immigrazione – conclude - io racconto una favola vera e meravigliosa, che sarà studiata e, sono sicuro, ricordata per sempre, come le grandi fiabe del passato, nei libri di scuola, ma quello che continua purtroppo ad accadere nell’insanguinato Mar Mediterraneo è una storia diversa di tragedie, morti, dolore”.