Atti vandalici al Parco Piero Romeo, interrogazione di Guccione

Cosenza Attualità

"Il Parco Piero Romeo ha subito, ancora una volta, atti vandalici. Nonostante l’amministrazione comunale di Cosenza abbia stipulato, nel novembre del 2014, una Convenzione con l’Associazione “La Terra di Piero”, ad oggi il Comune è venuto meno agli impegni presi".

È quanto afferma il consigliere comunale Carlo Guccione che ha inviato in tal senso un’interrogazione a risposta scritta al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

Il coordinatore della Grande Cosenza chiede al primo cittadino quali iniziative urgenti intende adottare affinché "venga assicurata un’adeguata vigilanza del Parco Piero Romeo che rappresenta una struttura di alto valore sociale. Inoltre per sapere se l’amministrazione comunale di Cosenza in questi anni ha svolto - per come previsto dalla Convenzione (articolo 6) - la manutenzione ordinaria e straordinaria, la pulizia e la fornitura delle utenze dell’area destinata al Parco che risulta essere a suo totale carico".

Il Parco Piero Romeo, l’unico parco giochi inclusivo del Mezzogiorno, negli ultimi tempi ha subito numerosi danneggiamenti.

"È assente una vigilanza diurna e notturna, così come manca un impianto di sorveglianza adeguato e non viene garantita alcuna pulizia e manutenzione dell’area. Possibile che questa amministrazione - afferma Guccione - non si rende conto che il parco è una risorsa per tutti".

Il rischio è che l’associazione ora possa decidere di lasciare Cosenza e continuare i suoi progetti in Africa.

La realizzazione del Parco "risponde pienamente ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con disabilità, in particolare all’articolo 30, che ribadisce – è scritto nell’interrogazione - come gli Stati debbano garantire ai minori con disabilità la partecipazione, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi e allo sport”.

Ecco perché “un parco realizzato con numerosi sacrifici e l’impegno di tutti i cittadini non può essere – ribadisce il consigliere comunale - abbandonato a se stesso. Dobbiamo evitare che lo sconforto e la rassegnazione prendano il sopravvento. Non si può restare indifferenti".