Il “Luigi Settino” di San Pietro in Guarano-Castiglione nella rete scuole Unesco

Cosenza Attualità
Rosanna Rizzo

L’istituto comprensivo “Luigi Settino” di San Pietro in Guarano-Castiglione cosentino è tra le scuole calabresi entrate a far parte della rete delle scuole Unesco.

Un importante riconoscimento che offre agli alunni e alle alunne diverse opportunità di scambi culturali e didattici, in particolar modo, per quanto concerne l’educazione alla cittadinanza, nel rispetto delle leggi costituzionali e a difesa del patrimonio materiale e immateriale e dello sviluppo sostenibile, in un’ottica attenta alle tematiche unescane.

Il Progetto della rete internazionale degli istituti associati all’Unesco nasce a Parigi nel 1953 con lo scopo di rafforzare l’impegno delle nuove generazioni nella promozione della comprensione internazionale e della pace sulla base di progetti pilota preparati da una trentina di scuole appartenenti a quindici Paesi membri.

Quella di San Pietro in Guarano-Castiglione Cosentino, sotto la guida della Dirigente Rosanna Rizzo, ha partecipato alla selezione internazionale con il progetto “Una Terra da amare, rispettare e valorizzare per…viverle e viverci”, redatto dalla professoressa Filippina Buccieri.

In accordo con le scelte e i contenuti del PTOF, si farà così conoscere agli alunni la ricchezza e la varietà dei beni culturali e artistici presenti nella propria terra, così da promuovere, attraverso una conoscenza consapevole, il senso di appartenenza e di cittadinanza, il rispetto dei luoghi e degli altri, il sentimento di giustizia sociale, di tolleranza, di solidarietà e di pace.

Scopo è quello di sensibilizzare sull’importanza tutelare e valorizzare i beni paesaggistici e culturali presenti sul territorio; riconoscere il patrimonio culturale e paesaggistico come bene comune e come heritage ricevuto e da trasmettere; educare alla conoscenza e all’uso consapevole dello stesso come mezzo per l’apprendimento del reale e della complessità.

Nel progetto viene potenziata la trasmissione di conoscenze e di valori propri del patrimonio culturale, concorrendo ad affermare la dimensione culturale degli individui, oltre ad avere impatti positivi sul piano sociale, visto che stimola i processi di costruzione dell’identità e rafforza il senso di appartenenza alla comunità di riferimento.

Inoltre, l’educazione può diventare valore economico nel caso in cui specifiche competenze (ad esempio, quelle relative alla conservazione e restauro o all’utilizzo di tecniche tradizionali) vengono utilizzate quali volano per lo sviluppo locale.

Destinatari di questo percorso didattico sono gli alunni delle classi 4a e 5a dell’istituto, tra le poche scuole regionali a essere inserite nella Rete dell’Unesco, con l’opportunità di proiettarsi in una dimensione mondiale attraverso le proprie attività curriculari.

“Il riconoscimento ottenuto - interviene in chiusura della nota la Dirigente Rizzo - ha lo scopo di stimolare le scuole di tutto il mondo ad affermare i principi dell’UNESCO nell’azione educativa, cercando di contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza, favorendo mediante l’educazione, la scienza e la cultura la collaborazione tra le Nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione”.