Natale nel carcere di Catanzaro: premiati i presepi realizzati dai detenuti

Catanzaro Attualità

Lo spirito natalizio arriverà anche questo anno dentro la casa circondariale di Catanzaro "Ugo Caridi" e regalerà agli "ospiti", un pomeriggio diverso, all'insegna del calore della solidarietà.

Saranno loro, infatti, i protagonisti del concorso “Il messaggio dei Presepi”, con il loro carico di umanità e le proprie storie personali che si accompagnano all'intensa voglia di riscatto per cui si impegnano guardando ad una integrazione possibile che significa un futuro diverso.

L’iniziativa rientra nell'azione "Il Natale, fraternità senza barriere", con l'obiettivo di permettere che non solo la solidarietà, ma anche arte e cultura entrino in tutte le componenti della società, senza alcuna esclusione o pregiudizio ed è promossa dall’associazione nazionale Consolidal, sezione di Catanzaro, presieduta da Teresa Gualtieri, con il patrocinio del Ministero della Giustizia-Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro.

Si tratta di una manifestazione che attraverso l'arte e la cultura vuole lanciare, senza pregiudizi e quindi barriere, un messaggio di inclusione e integrazione per concretizzare la speranza di una seconda possibilità a quanti dimostrano con l'impegno e la sensibilità di guardare davvero a questa prospettiva.

La collaborazione tra la Consolidal e l’Istituto penitenziario è divenuta assidua e sta portando buoni frutti nel percorso di rieducazione dei detenuti. Si è giunti, infatti, alla terza edizione di un evento che negli anni precedenti ha riscosso un enorme successo.

Al centro sono i meravigliosi presepi realizzati, completamente a mano, dai detenuti ospiti del carcere di Siano che a gruppi hanno intensamente lavorato da circa tre mesi. I nove presepi realizzati sono stati illustrati alla giuria ed al pubblico che ha assistito all’evento, spiegandone ognuno le motivazioni e lo spirito che li ha indotti a realizzarli.

Tutti hanno voluto, comunque, rappresentare l’impegno che li ha animati e, soprattutto, lanciare un messaggio alle giovani generazioni dell’importanza del rispetto della legalità al fine di non commettere sbagli che portano a rovinarsi la vita.

Guardando i presepi si è potuta scorgere non solo un’enorme creatività e manualità, ma soprattutto una profonda intenzione di trasmettere dei pensieri, delle riflessioni, delle idee, sposando spesso la nostra situazione attuale,

La cerimonia di premiazione della gara dei presepi realizzati dai detenuti, si è svolta presso il Carcere di Catanzaro. Hanno partecipato, oltre alla direttrice del Casa Circondariale, Angela Paravati, il Questore Amalia Di Ruocco, il Prefetto, il direttore del seminario regionale, don Rocco Scaturchio, l’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Carrozza, la consigliera regionale Wanda Ferro, Maria Manna, presidente di Life Communication, Antonini, magistrato del Tribunale di Sorveglianza.

La Consolidal, promotrice dell’iniziativa è stata rappresentata dal presidente nazionale Rosario Chiriano, dal vice presidente Antonio Nania, dal segretario nazionale Luigi Bulotta e dalla presidente della Sezione di Catanzaro e vice presidente nazionale, Gualtieri, oltre che da numerosi soci.

Gualtieri ha ringraziato tutti gli autori dei presepi, esprimendo la soddisfazione della Consolidal per l’impegno e le doti artistiche dimostrati dai detenuti, realizzandosi in pieno le motivazioni che hanno indotto l’associazione a realizzare questa iniziativa favorendo il percorso di rieducazione dei detenuti.

Il primo è andato al presepe intitolato “Sala Hobby” tutto realizzato in stoffa da un gruppo di detenuti che hanno portata avanti l’idea di uno di loro il quale aveva desiderato fortemente una macchina da cucire per poter imparare ad usarla. Il secondo premio è andato al significativo lavoro intitolato “Cecità”, in cui i pastori sono rappresentati bendati, richiamando il messaggio del Vangelo secondo cui Dio viene a dare “la vista ai ciechi e la libertà ai prigionieri”. Terzo classificato l’originale lavoro in sapone intitolato “Un giorno in grotta” ed infine un quarto premio speciale, offerto dall’amministrazione di Catanzaro, è andato a “Natività in carcere”.

Hanno partecipato al concorso altri lavori intitolati “Una vita dentro un albero”, “Urone”, “Bambini: il mondo delle favole”, “Don Milani e la natività”, “Contro la violenza su tutte le donne”.