Coldiretti, stallo Psr. Lettera di Molinaro ai Consiglieri regionali

Catanzaro Attualità

In una lettera indirizzata al Presidente Consiglio Regionale Nicola Irto ed al Presidente Seconda Commissione Consiliare Giuseppe Aieta, Coldiretti punta l’attenzione alla “Calabria ed all'Agricoltura che svolge un ruolo economico e sociale importante.”

Questo – secondo i coltivatori - sarebbe certificato dai tanti dati ufficiali, gli unici nella nostra regione con il segno positivo negli anni di crisi, i più difficili dal dopo guerra ad oggi.

“La Calabria è Agricoltura e Agroalimentare, non c’è dubbio. Tanti – afferma Coldiretti - sono i primati che possiamo vantare: nono posto nel paniere Agroalimentare del vero Made in Italy, per eccellenze certificate e biodiversità. Rappresentiamo, ancora, in un rinnovato contesto di modernità e fortemente innovativo, una delle poche Regioni dove può crescere l'agro-alimentare di qualità 100% Italiano”.

Ecco il testo della missiva.

L’ASSENZA DI POLITICHE REGIONALI

“Questa sintetica rappresentazione, che può essere ulteriormente arricchita, non ha trovato, almeno degli ultimi dieci anni, la giusta sponda nelle politiche regionali. Converrete che, a causa di questo, il settore è stato limitato nella crescita e nella competitività. Bastano solo alcuni esempi: l'azzeramento delle risorse nel bilancio regionale (siamo allo zero virgola qualcosa) e poi gli Enti Strumentali Regionali, correlati all’agricoltura, che si sono trasformati in strutture che assorbono ingenti risorse dal Bilancio Regionale e non offrono servizi reali alle imprese e ancora, la cronica mancanza di politiche per l’accesso al credito e le attività di promozione dei prodotti e dell'immagine della Calabria sui mercati che non possono essere gestite come si sta facendo” prosegue la nota.

“Anche l’attività legislativa non ha fatto leva su quella nazionale, caratterizzandosi per una scarsa produzione di norme sulle diverse esigenze di aggiornamento ed innovazione della regolamentazione, tutela e valorizzazione della filiera agricola multifunzionale e del vero cibo Made in Calabria. Continua, quindi, ad essere un costo ed una penalizzazione troppo pesante, per le Imprese dell'agro-alimentare calabrese, la mancanza di una visione politica strategica che si innesti sui punti di forza della Calabria e con scelte in linea con l’interesse generale”.

A FARE DA CONTRALTARE È IL PROTAGONISMO DEI CONTADINI

“L’esercizio della responsabilità gestionale al Dipartimento Agricoltura diventa dirimente, poiché non si può dire si a tutti e con risposte solo virtuali. Oggi tutti, e dico tutti, continuiamo ad essere orgogliosi di poter raccontare e testimoniare i primati e le positività dell'Agricoltura calabrese; lo facciamo ogni giorno con i nostri prodotti che arrivano sui mercati. Questo accade grazie al protagonismo dei contadini, spesso multifunzionali e giovani, che non si arrendono ed investono nel progetto economico della Filiera Agricola 100% Italiana, gradita e sostenuta sempre di più dai cittadini, ormai coproduttori del vero cibo Made in Calabria”.

GESTIONE PSR 2014-2020: TESORETTO CHE RISCHIA DI ESSERE SPRECATO

“Il Tema caldo, anzi caldissimo, che sottopongo, altresì, alla Vostra attenzione è la gestione, in questi tre anni trascorsi del PSR 2014-2020. Per quanto ci riguarda, abbiamo costantemente garantito al Dipartimento Agricoltura collaborazione, suggerimenti e proposte; ne sono testimonianza le decine di documenti e soluzioni per la semplificazione dei procedimenti amministrativi nel principio di sussidiarietà (ad es. super Caa), le priorità per alcune filiere strategiche e una organizzazione del Dipartimento efficiente. Le nostre proposte sono state sempre formalmente condivise, ma mai utilizzate – si legge ancora nella lettera - gli scenari economici e sociali che sopra abbiamo evidenziato ci impongono di chiedere a tutti Voi, rappresentanti dei cittadini calabresi, di esercitare con sempre maggiore impegno il controllo dei risultati del Psr, che non significa misurare solo i numeri della spesa, ma semmai la qualità della stessa, gli orrori e la scarsa trasparenza negli atti amministrativi, rilevabili nelle centinaia di richieste d’accesso agli atti, domande di riesame, ricorsi al Tar con le prime sospensive e sentenze emesse, ovviamente negative per la Regione Calabria. Non ultime, ancora, le migliaia di pratiche riferite ai premi non pagati agli agricoltori da parte di Arcea, a causa delle tantissime anomalie e ritardi nelle istruttorie e collaudi demandati dallo stesso Organismo Pagatore al Dipartimento Agricoltura. E non è finita! A ulteriore conferma del totale impantanamento amministrativo e politico, le migliaia di pratiche non pagate delle calamità naturali, nonostante le risorse messe a disposizione dal Mipaaf – continua ancora la nota -davanti a una tale situazione, il Vostro è un contributo determinante per evitare che vengano ulteriormente penalizzati la maggior parte degli Agricoltori, dei giovani che vogliono insediarsi e, più in generale, le potenzialità di crescita della nostra agricoltura con la gestione dell'unico strumento disponibile, il tesoretto del Psr appunto, messo in campo dalla Giunta e dal Consiglio Regionale con il Partenariato economico e sociale”.

LA GESTIONE ILLOGICA DI BANDI E GRADUATORIE

“A ulteriore comprova, Vi consegno questa allarmante situazione - incalza Coldiretti - nella conduzione dei bandi misura 4 e pacchetto giovani, che sono il cuore del Psr, ai cronici ritardi si è aggiunta una gestione sciagurata, unica nella storia della Regione Calabria e nel panorama Nazionale, per quanto riguarda le istruttorie, l’approvazione delle graduatorie, le istanze di riesame, l’emissione dei decreti e gli innumerevoli ricorsi al Tar con l’esito di cui sopra. Insomma, l'illogicità degli atti amministrativi prodotti (in particolare nelle ultime settimane), la discrezionalità adottata, il numero elevato di errori con pesanti penalizzazioni economiche ed iniquità, hanno riguardato oltre il 50% dei partecipanti, in totale oltre 2500 agricoltori, su circa 3500. È troppo evidente che il Dipartimento Agricoltura non governato, poco trasparente e poco efficiente non possa continuare così nella gestione delle uniche risorse dedicate all'Agricoltura Calabrese”.

È IL MOMENTO DI AGIRE: METTERE IN CAMPO UNA BATTERIA DI AZIONI

“Gentilissimi Consiglieri, il Vostro non è un ruolo terzo e, come ho cercato di rappresentare, la posta in gioco è alta. Il protrarsi di una tale situazione arrecherà gravissimi danni all’economia reale. Per questo chiedo di svolgere una azione di monitoraggio e di controllo di portata vasta, con una batteria di azioni, e di assumere decisioni necessarie e incisive con misure tempestive, adeguate e trasparenti. – continua l’associazione. Ritengo che sia anche compito del singolo Consigliere e dell'intero Consiglio Regionale farsi carico di queste denunce, illustrate e motivate anche nella manifestazione alla Cittadella regionale l'otto giugno. Penso che tutto questo sia sufficiente per dare modo a Voi, nell’ambito delle Vostre prerogative e responsabilità, di innescare un processo di veloce e concreto cambiamento”.

“Il tempo dei soli annunci e slogan, che da tre anni hanno riguardato anche l'Agricoltura, è giunto al capolinea. Credo che non occorra pensarci due volte o, peggio, rinviare ulteriormente. Alla evidente inefficienza del sistema occorre una risposta di sistema e non certo un coordinamento improvvisato all’ultimo minuto. Abbiamo sufficienti idee su come affrontare le diverse situazioni; adesso – conclude Molinaro - ci aspettiamo che si manifesti la Vostra volontà politica. Nel rimanere a disposizione in ogni momento e contando sulla Vostra attenzione, con l’occasione formulo i migliori auguri di buone festività natalizie”.