Rossano, Stella: “inutile allarmismo di Vulcano su polo d’infanzia e Pac”

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Angela Stella

“A scusarsi sicuramente con i propri elettori dovrebbe invece essere chi, come il consigliere comunale Raffaele Vulcano, rispetto alla funzione istituzionale rivestita, farebbe bene ad evitare di diffondere inesattezze, tentando di disinformare e strumentalizzare fatti e dichiarazioni che solo in mala fede è stato possibile equivocare”.

È quanto dichiara l’assessore alle politiche sociali del Comune di Rossano, Angela Stella precisando che, nell’aver dato la semplice notizia di una normale manifestazione di interesse per un polo per l’infanzia presentata con un proprio progetto alla Regione Calabria, l’Amministrazione Comunale non ha fatto alcun riferimento in negativo né tantomeno comparativo, né in modo testuale né indiretto, alle diverse e lodevoli strutture private che da anni, proprio supplendo all’assenza di analoghi servizi pubblici (welfare) nella nostra città, hanno saputo garantire e continuano a garantire con efficienza, professionalità e competenza un’assistenza preziosa ed indispensabile a tanti bambini ed alle tante famiglie degli stessi”.

“Aver quindi anche solo tentato di strumentalizzare un’iniziativa istituzionale che dimostra invece capacità di programmazione e di intercettazione di fondi extra bilancio da parte dell’Esecutivo denota – continua l’assessore – scarsa responsabilità nel procurare, artatamente, inutile allarmismo sociale tra gli interessati: dai titolari degli asili nido privati, ai quali anche in questa occasione si ribadisce attenzione e riconoscimento per il lavoro svolto alle numerosissime famiglie beneficiarie di un servizio altrimenti inesistente”.

“Analoga disinformazione il consigliere Vulcano ha tentato di imbastire sulla questione, nota anzi tutto agli interessati, dei fondi relativi al bando del Piano di Azione e Coesione (Pac) rispetto al quale hanno aderito diversi asili nido accreditati. Anche qui – conclude la Stella, ribadendo la massima attenzione da parte dell’Esecutivo a quanti hanno fatto domanda – si è tentato di insinuare il falso e di disinformare creando allarmismo, non essendovi alcun ritardo imputabile all’Amministrazione Comunale, atteso che il termine inizialmente previsto è stato prorogato con decreto ministeriale a giugno 2019".