Catanzaro. Vietato giocare e fare sport in strada, l’opposizione si rivolge al Tar

Catanzaro Politica

Se il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo non ritirerà la delibera con cui si vieta le attività ludiche e sportive in strada l’opposizione minaccia che farà ricorso al Tar.

I consiglieri di Svolta Democratica, Fare per Catanzaro, Cambiavento e Socialisti e Democratici, hanno già dato mandato, infatti, all'avvocato Jole Le Pera di rivolgersi al Tribunale Amministrativo contro l’ordinanza, la nr. 9 del 30 ottobre.

Secondo la minoranza, la decisione del primo cittadino colpirebbe non solo i bambini impedendogli il gioco per le vie cittadin, ma anche gli adulti impossibilitati così a fare sport all’aperto.

“AI malpensanti – affermano - diciamo che il Sindaco Abramo guarda avanti, con lui Catanzaro è già nel futuro. Vuoi mettere i giochi di strada come nascondino, l’acchiapparella o la più tradizionale e superata partita a pallone nei cortili e nelle vie di Catanzaro con una “sana” ed “educativa” giornata a casa a giocare alla playstation oppure con lo smartphone”. Secondo l’opposizione Abramo, dunque, “vuole realizzare una città “smart” e non una città “mort”. Inutile parlare male di lui. Il Sindaco Abramo deve garantire l’incolumità dei cittadini dai bimbi che corrono, che fanno troppo “rumore” con le loro risate, che rendono troppo viva questa città”.

Ecco perché, secondo i consiglieri di minoranza avrebbe “prima deciso di rendere completamente impraticabili le aree giochi su tutto il territorio comunale. A Villa Trieste – sbottano - ha annientato i giochini per i bambini ed ha reso inutilizzabile il campo polivalente realizzato nella parte bassa del parco storico. A villa Genziana – aggiungono - ha prima istallato e poi chiuso i giochini, in quello che era un campo di calcetto, con un bel lucchetto che viene aperto senza un orario preciso”.

“Nel piccolo Parco Paradiso – conclude l’opposizione - non ha fatto istallare alcun giochino. Nel Parco “Dalla Chiesa” ha prima fatto istallare e poi permesso che venissero distrutte le altalene e gli scivoli”.