‘Ndrangheta stragista: parte il processo, imputati davanti alla Corte d’assise

Reggio Calabria Cronaca
Giuseppe Lombardo

Il Rocco Santo Filippone, 77enne di Melicucco, e Giuseppe Graviano, 54enne palermitano, sono comparsi davanti alla Corte d'Assise, presieduta da Ornella Pastore, per l’apertura del processo scaturito dall'operazione denominata 'Ndrangheta stragista, condotta dalla Polizia di Stato.

I due sono accusati di essere i presunti mandanti del duplice omicidio dei Carabinieri Antonino Fava e Giuseppe Garofalo e di altri due duplici tentati omicidi ai danni di altre due pattuglie dell'Arma, avvenuti tra il 1993 e il 1994 in provincia di Reggio Calabria.

Gli attentati, secondo la ricostruzione dell'accusa che si è basata sulle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, si sarebbero inseriti nella cosiddetta "stagione delle stragi continentali" volute da Cosa Nostra e che insanguinarono l'Italia nei primi anni '90.

Al processo si sono costituiti parte civile i familiari dei due militari uccisi, difesi dall'avvocato Antonio Ingroia, e le altre parti offese, la Regione Calabria e i Comuni di Reggio Calabria, Rosarno e Melicucco.

Filippone, difeso dall'avvocato Guido Contestabile, e Graviano, difeso da Giuseppe Aloisio, hanno eccepito la regolarità del decreto che dispone il giudizio immediato.

La Corte, accogliendo la richiesta dell'accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, ha respinto le richieste avanzate delle difese dei due imputati. Il 13 novembre si terrà la prossima udienza.