Longobucco. Sindaco rimane in carica, Tar respinge ricorso minoranza

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Con la sentenza pubblicata oggi, il Tar Calabria (1a Sezione, Presidente Salomone, Relatore Tuccillo) ha accolto integralmente le tesi difensive degli avvocati Oreste ed Enrico Morcavallo, che rappresentavano il Comune di Longobucco e i consiglieri di maggioranza respingendo il ricorso proposto dalla minoranza e, dunque, confermando la validità delle elezioni comunali.

I FATTI. Al termine delle ultime elezioni, lo scorso 11 giugno, era stato eletto sindaco della cittadina Giovanni Pirillo con uno scarto di 24 voti nei confronti di Vincenzo Emanuele De Simone. La minoranza allora aveva proposto un ricorso al tribunale amministrativo contro le operazioni elettorali, sostenendo che il risultato sarebbe stato viziato da diversi profili di illegittimità.

In particolare veniva contestata l'attribuzione di numerosi voti contenenti segni di riconoscimento e la divergenza in una sezione tra le schede autenticate e quelle residuate.

Il Comune come era opposto al ricorso con l'avvocato Oreste Morcavallo ed i Consiglieri di maggioranza con il collega Enrico Morcavallo, che avevano invece sostenuto la piena regolarità delle elezioni ed in particolare avevano rilevato che le modalità di voto di un candidato con il solo cognome ed il nome puntato erano perfettamente ammissibili.

Inoltre, in merito alla Sezione n. 1, era stato fatto presente che il divario tra le schede scrutinate ed avanzate era da ascriversi ad un mero errore materiale, irrilevante ai fini del risultato.

Il Tar ha così messo la parola fine, accogliendo pienamente questa tesi.

"Esprimiamo particolare soddisfazione - hanno commentato i due legali - per l'esito del giudizio che conferma la piena validità dell'elezione del Sindaco Pirillo e dei consiglieri di maggioranza e per i principi affermati in sentenza che privilegiano la volontà dell'elettore".