Accoglienza e gestione, ecco l’impianto Minniti

Catanzaro Cronaca

Il piano per l’accoglienza migranti proposto dal ministro dell’interno, Marco Minniti, si basa su tre elementi fondamentali. Uno stop netto ai flussi definiti democratici, perché come detto dal ministro “una democrazia deve governare”, poi largo spazio all’accoglienza diffusa, e grande integrazione. È emerso nel corso della presentazione del progetto tenuto a Taverna, nel corso dell'iniziativa promossa per la firma delle convenzioni per la creazione del sistema Sprar in Calabria.

Minniti, contestato in più occasioni, ha tentato di fare il punto sul fenomeno immigrazione, affermando che è necessario avere “la consapevolezza che non ci sono soluzioni miracolistiche, bisogna suonare più tasti di una tastiera, non uno solo perché' un solo tasto produce cacofonia mentre tanti tasti insieme producono armonia”.

Poi un riferimento al ruolo dell’Europa e degli altri paese della comunità in merito al fenomeno: “il futuro – ha detto Minniti – si giocherà nei rapporti con l'Africa. Chi ha pensato che fosse solo un problema italiano si sbagliava, e se oggi c’è che questa consapevolezza è anche merito dell'Italia. Se ci fossimo limitati a dire che l'Europa doveva fare di più non bastava, l'Italia ha incominciato a fare richiamando tutti alle loro responsabilità”.

“Io che sono un convinto europeista, e che domani dobbiamo costruire Stati Uniti d'Europa, so che c’è oggi un'esigenza di stabilire una connessione tra realtà nazionali e quella internazionale, e bisogna mette in campo una forte agenda internazionale: l'Italia sull'immigrazione ha posto questa esigenza e ha trainato altri paesi. E' stata l'Italia che si è mossa e ha fatto all'accordo con la Libia - ha concluso - poi l'Europa si è mossa: se l'Italia non avesse fatto l'accordo difficilmente l'Europa avrebbe aderito”.