Lamezia: 95 dipendenti vittime di estorsione, indagati due imprenditori agricoli

Catanzaro Cronaca

Avrebbero commesso delle estorsioni ai danni di 95 dei loro dipendenti, due imprenditori agricoli della piana di Lamezia Terme, nei confronti dei quali, la Procura della Repubblica locale ha emesso, nei giorni scorsi, un’informazione di garanzia e un contestuale avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Le investigazioni, effettuate dalla Guardia di Finanza, sono scatirite da dei controlli effettuati negli scorsi mesi in diverse località delle campagne lametine, attraverso il monitoraggio di automezzi, sopralluoghi, appostamenti, pedinamenti e riscontri video e fotografici, effettuato anche col supporto dei mezzi aerei.

Sin dalle prime osservazioni le fiamme gialle ritengono di aver acquisito una serie di elementi indiziari su un presunto ed illecito sistema retributivo adottato dagli imprenditori . Le indagini farebbero luce su un più vasto fenomeno di sfruttamento dei dipendenti, sfociato in vere e proprie estorsioni ed attuato dai due.

Secondo gli inquirenti, in particolare, gli imprenditori, avrebbero costretto “sistematicamente” i loro dipendenti ad accettare retribuzioni minori (ridotte di circa un terzo) rispetto a quelle che risultavano nelle formalmente in busta paga oppure non corrispondenti a quelle previste dal contratto collettivo nazionale, con la minaccia di essere immediatamente licenziati o, prima dell’instaurazione del rapporto lavorativo, con l’esplicito rifiuto della richiesta di assunzione per chi aspiravano ad un impiego secondo le regole.

Le indagini, avrebbero così appurato che il presunto sistema estorsivo sarebbe stato eseguito nei confronti di poco meno di un centinaio di dipendenti in periodo che è compreso tra il gennaio ed il febbraio del 2016. I braccianti erano prevalentemente extracomunitari.

h 10:53 | I due imprenditori agricoli indagati nell’operazione odierna sono due fratelli di Lamezia Terme, Giuseppe e Domenico Santacroce. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Luigi Maffia. Gli inquirenti parlano di omertà tra i lavoratori.