Gentile. Presìdi ospedalieri: “strano che la Regione contesti i progetti prima redatti”

Calabria Salute

In una lettera al Presidente Oliverio, il Sottosegretario di Stato Antonio Gentile espone un primo quesito riguardante l'incresciosa situazione in cui vigono le strutture ospedaliere calabresi: “Infrastrutture Lombarde Spa ha mai scelto i siti o li ha scelti la Struttura Tecnica regionale? Appare strano, infatti, che a contestare i progetti preliminari delle strutture ospedaliere non siano le ditte aggiudicatarie delle concessioni ma la stessa Regione Calabria, che, a suo tempo, aveva redatto i medesimi progetti. Pertanto, il sempre annunciato, e mai realizzato, avvio dei lavori non può – questo è il giudizio di Gentile -, essere addebitato a soggetti terzi ma all'incapacità delle Strutture regionali che hanno seguito l’iter procedurale”.

“È naturale che – prosegue il sottosegretario - qualora la Giunta regionale persistesse in tale contraddittorio atteggiamento, potrebbe anche verificarsi che le ditte aggiudicatarie della concessione, non in grado fino ad oggi di avviare i lavori, potrebbero scaricare le loro inadempienze ed avviare a loro volta, un’azione risarcitoria nei confronti della Regione Calabria.

“Mi domando poi: – procede la nota - qual è il crono-programma dei lavori successivi alla fase di cantierizzazione delle aree? Quali sono i tempi di inizio e fine dei lavori considerati i notevoli ritardi finora accumulati? Di quali garanzie si doterà la Regione per il rispetto del crono-programma? Ci si rende conto dei disservizi conseguenti alla chiusura di alcuni ospedali, sia in termini di prestazioni sanitarie (accentuata migrazione di utenza), sia di risorse economiche conseguenti alla chiusura di alcuni ospedali in attesa delle costruzioni delle nuove strutture? Queste opere, già appaltate, hanno valore complessivo di circa 500 milioni di euro, cui si dovrà aggiungere quello delle concessioni per 30 anni, che probabilmente avrà un valore simile a quello dell’appalto – termina Gentile - dunque, dopo sei anni, dall'aggiudicazione delle gare si ritorna al punto di partenza”.