No profit: Community Award premia l’AIL di Cosenza

Cosenza Attualità

Avere un familiare al fianco, quando si combatte la guerra contro un tumore del sangue e si è sottoposti a chemioterapia, rappresenta un ottimale viatico per il successo delle cure e per mantenere accesa la speranza. A volte però chi assiste la persona malata si trova esposto a diversi fattori che possono minare l'equilibrio psicofisico: dalla scarsa conoscenza della patologia, alle tensioni ed alle logiche difficoltà emotive che accompagnano l’assistenza, con una pressione tale da condurre a veri e propri quadri di depressione. Per questo è fondamentale riuscire ad offrire un percorso psico-emotivo di supporto a chi assiste il malato.

Si può riassumere in questo obiettivo la finalità del progetto: ”Prendersi cura di chi si prende cura: percorso di formazione e di sostegno per caregivers” premiato con un finanziamento di 25.000 euro al Community Award Program, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences per selezionare e premiare i migliori progetti di assistenza e supporto al paziente presentati da Associazioni pazienti e Organizzazioni no profit del Paese.

Grazie a questo finanziamento, sarà possibile sviluppare una progettualità studiata appositamente per offrire una formazione e un supporto psicologico ai caregivers di pazienti ematologici che vengono sottoposti a chemioterapia e che spesso denunciano un eccessivo o insostenibile carico assistenziale in assenza di specifica formazione e sostegno. Partendo da un questionario costruito ad hoc, che disegnerà i bisogni effettivi dei caregivers, verranno sviluppati e messi in atto specifici percorsi di formazione per un totale di 50 ore tra lezioni teoriche e dibattito. Il percorso aiuterà chi assiste a divenire sempre più preparato e consapevole, quindi in grado di offrire il miglior sostegno a chi soffre ed al contempo di poter sopportare più adeguatamente gli immancabili stress legati ad un impegno tanto gravoso.

“Questo premio, oltre a renderci orgogliosi, ci permette di sviluppare un progetto di grande importanza, che dovrebbe coinvolgere inizialmente una selezione di circa 40 caregiver – sottolinea Fortunato Morabito, Presidente del Comitato Scientifico dell’AIL Cosenza-Fondazione Amelia Scorza Onlus -. Le persone individuate saranno impegnate per circa un anno nel percorso di formazione che verrà svolto presso l’UOC di Ematologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza e che vedrà il coinvolgimento di psicologi, medici specialisti e infermieri. In questo modo verrà fornita una panoramica a 360 gradi di tutto ciò che può essere utile per sostenere al meglio i bisogni del malato oncologico che si trova ad affrontare la chemioterapia, un trattamento fondamentale ma certo non semplice”.

Il progetto dell’AIL Cosenza-Fondazione Amelia Scorza Onlus, proprio per le sue caratteristiche di unicità e la sua capacità di offrire un modello replicabile in altre realtà, è stato selezionato dalla Commissione Giudicatrice del Community Award, composta da Massimo Andreoni, Professore Ordinario di malattie infettive dell’Università di Roma Tor Vergata e da Marco Simonelli, Esperto in programmi e finanziamenti per attività HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo. L’Associazione con il suo progetto si è distinta oltre che per l’originalità dell’iniziativa e la sua replicabilità anche per il suo concreto impatto sulla vita dei malati e dei familiari basandosi proprio sulla formazione come elemento chiave nell’assistenza e nella continuità di cura tra ospedale e domicilio.

La scelta del progetto dell’Associazione cosentina è avvenuta tra i 25 presentati da altrettante Associazioni pazienti e Organizzazioni No Profit del paese. Insieme a quello di Ail ne sono stati premiati altri 14.