‘Ndrangheta a Seregno. Comune, si dimettono in blocco: cade la giunta

Calabria Cronaca

È caduta a seguito delle dimissioni di consiglieri e assessori di Lega Nord, Forza Italia e della minoranza, centrosinistra e liste civiche, la Giunta comunale di Seregno. Il tutto avviene in seguito all’arresto del Sindaco, Edoardo Mazza, 38enne avvocato civilista, coinvolto nel filone d'inchiesta della Procura di Monza che vedrebbe la ‘ndrangheta infiltrata anche in ambito politico, oltre che su quello del traffico di droga.

Questa mattina è arrivata per prima la decisione degli otto consiglieri della Lega, dopo un incontro del vicesindaco indagato nella maxi inchiesta con il segretario Salvini. Subito dopo, dimissioni anche di Forza Italia e della minoranza, per evitare il commissariamento del Comune.

"Come Lega, come amministratori, come e cittadini, siamo senza se e senza ma contro le mafie, siamo per la lotta totale all'ndrangheta. Vogliamo prendere le distanze da tutto questo e per questo lasciamo subito il nostro incarico", ha commentato l'ex vice sindaco di Seregno Giacinto Mariani.

Mariani, della Lega Nord, risulta indagato per abuso d'ufficio nella maxi inchiesta sulle infiltrazioni dell'Ndrangheta nel mondo della politica e dell'imprenditoria in Brianza. Le sue dimissioni sono state annunciate nel corso di un incontro politico svolto ieri sera ad Albiate, al quale era presente anche il leader del Carroccio Matteo Salvini.

"La Lega Nord si è sempre battuta contro ogni forma di criminalità, soprattutto quella organizzata e di stampo mafioso ed intende proseguire questa lotta, noi per primi desideriamo che non vi sia alcun dubbio circa la legalità del lavoro svolto da chi è stato chiamato a gestire la cosa pubblica a Seregno. Riteniamo quindi che una presa di distanza netta sia necessaria per dare un segnale di totale trasparenza ed estraneità della Lega Nord in merito ai fatti contestati dalla Procura di Monza" ha detto dal canto suo l’ex capogruppo Edoardo Trezzi.