Il borgo di Sambatello in fermento per la festa del vino

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Lo storico borgo collinare di Sambatello è in fermento, in vista dell’imminente svolgimento della III edizione della “Festa del Vino”, che si svolgerà sabato 23 settembre dalle 19,30.

Gli ospiti potranno deliziarsi presso gli stands gastronomici previsti i cui menù spaziano, al fine di incontrare i gusti più eterogenei, dalle pietanze più tipiche del territorio, cucinate con metodi rigorosamente tradizionali e l’utilizzo di materie prime genuine, ossia frittole, salsiccia, con contorno di patate e peperoni, cipollata, fagiolata, fino ai fritti, pizzette, crespelle e quest’anno, cannoli siciliani le cui cialde sono state importate direttamente da Palermo e saranno riempite, al momento, con ricotta biologica.

Uno stand apposito è stato riservato al pregiato e rinomato vino proveniente dai vitigni autoctoni che dà il nome all’intera manifestazione.

Anche per l’edizione 2017 della “Festa del Vino” è stato predisposto un ampio parcheggio volto ad accogliere i numerosi visitatori attesi ed è stato previsto un menù apposito per gli ospiti celiaci. La serata sarà allietata dal concerto degli Almafolk, organizzato da Tonino e Salvatore Scordo.

L’intera comunità parrocchiale guidata da Padre Carlo Maria Cuccomarino Protopapa, appartenente alla Fraternità “Piccoli fratelli e sorelle di Maria Immacolata” partecipa con entusiasmo e dedizione all’iniziativa, i cui proventi saranno destinati alla ristrutturazione della Chiesa e dei locali parrocchiali continuando il percorso intrapreso gli scorsi anni.

Grazie al successo registrato dalla I e II edizione della Festa è stato possibile, infatti, ristrutturare la sagrestia della Chiesa Parrocchiale nonché la canonica, luogo di incontro e formazione cristiana dei bambini e giovani sambatellini, restituiti, in virtù degli introiti realizzati nelle passate edizioni, agli antichi splendori.

I Sambatellini attendono entusiasti numerosi ospiti, avendo l’ambizioso obiettivo di restituire decoro alla propria Chiesa che ospita, al suo interno, la preziosa statua della Madonna delle Grazie, datata 1594, opera della Scuola del Gagini.