Colpiti i clan Zavettieri e Pangallo-Maesano-Favasuli

Reggio Calabria Cronaca
Mario Attinà

Il ministro dell'Interno: "Lo Stato non darà tregua alla 'ndrangheta". L'operazione "Nuovo Potere" condotta stamani dai Carabinieri di Reggio Calabria, supportati da un velivolo dell'ottavo Nucleo Elicotteri e da unità cinofile del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia ha portato all'esecuzione di 27 ordinanze di custodia cautelare, di cui 25 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, emesse dal GIP di Reggio Calabria nei confronti di soggetti, indagati per associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, traffico di armi e di sostanze stupefacenti.

Gli arrestati apparterrebbero alle cosche mafiose Zavettieri e Pangallo-Maesano-Favasuli operanti nei territori di Roccaforte del Greco e Roghudi in provincia di Reggio Calabria.

In manette anche uno dei criminali che attentarono la vita del 52enne Teodoro Spanò, collegato al clan Pangallo Maesano Favasuli. Le indagini presero il via nell'Aprile 2004 dopo il tentato omicidio di Spanò, che riuscì a mettersi in salvo dai due sicari che lo inseguivano esplodendo diversi colpi di fucile, grazie ad una pattuglia di Carabinieri che braccava i due killer.

Le indagini proseguirono e si intensificarono quando a Settembre, dello stesso anno, a Roccaforte del Greco, venne ucciso, Antonino Pangallo detto "U chiumbinu", esponente di spicco dell'omonima cosca. Il traffico di sostanze stupefacenti pare si sia esteso anche in Toscana e Piemonte, dove infatti sono state eseguite alcune delle custodie cautelari emesse.

Sull'odierna operazione è intervenuto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che ha affermato che "è la dimostrazione che lo Stato c'è, continuerà ad esserci e non darà tregua alla 'ndrangheta".

Gli arrestati sono: Mario Attinà, 33 anni, Domenico Carmelo Iaria (35), Salvatore Maesano (48), Paolo Giuseppe Manti (54), Andrea Pasquale Mesiano ( 63), Domenico Pangallo (49), Francesco Pangallo (36), Giovanni Pangallo (47), Francesco Pangallo (35), Antonino Pannuti ( 43), Bruno Pizzi (47), Armando Proscenio (76), Domenico Proscenio (48), Girolamo Romeno (31), Vincenzo Romeo (42), Carmelo Sottile (36), Claudio Sottile (32), Filippo Stelitano (32), Andrea Trapani (29) e Pietro Verno di 48 anni. Agli arresti domiciliari sono stati posti Antonio Iaria di 38 anni e Antonio Parisi di 45.