Tutto pronto per il Pao Spiti (Go Home)

Reggio Calabria Tempo Libero

Si svolgerà dal 24 al 31 agosto nel piccolo borgo grecanico di Cataforìo ed è dedicato alle tematiche dell'emigrazione e dell'immigrazione, a come questi fenomeni influiscano sul territorio contemporaneo e sul modo di viverlo e abitarlo. Il festival è stato presentato il 18 agosto nella sala conferenze del palazzo San Giorgio.

Il nome ‘Pao Spiti (Go home)’, dal grecanico, è un gioco di parole che concettualmente intende far emergere le dimensioni legate allo “spostamento” verso “casa” o “una casa”, e come la sua ricerca in quanto ‘abitare’ e vivere un luogo e in un luogo si declini rispetto alle tematiche dell’emigrazione e dell’immigrazione. Tematiche entrambe molto attuali nelle terre del Sud Italia, terre di partenze e di arrivi, epicentri ormai secolari di fenomeni migratori che vedono questo territorio spopolarsi di giovani, e meno giovani, emigranti verso il Nord Italia o l’estero; ma il nostro Sud è anche punto di arrivo e di approdo, trovandosi in quel bacino del Mediterraneo che è crocevia di flussi migratori – ben più drammatici – provenienti dall’Africa.

‘Pao Spiti (Go home)’ intende così riflettere e indagare insieme ai visitatori tali delicate problematiche, con l’obiettivo di “scuotere” se possibile le coscienze, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea. Talk, proiezioni, spettacoli teatrali, installazioni di arte pubblica e momenti di condivisione accompagneranno la mostra “Casa, Territorio, Spostamenti. Dov’è una casa? (Home, Territory, Moving. Where is a home?)” di sei giovani artisti italiani e stranieri, allestita in diverse case – alcune abbandonate ma concesse per l'occasione – in un percorso modulato all’interno del borgo grecanico di Cataforìo. Gli artisti in mostra saranno Nausica Barletta (Siderno, Rc), Carolina Ciuccio (Napoli), Marco Perri (Soveria Mannelli, Cz), Sergej Tikhnov (nato a Mosca, vive a Reggio Calabria), Patrick Wokmeni (camerunese emigrato in Belgio), Mohamed Ziada (egiziano, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria).

Oltre la mostra dei sei artisti, il Festival presenterà la mostra “Identità Migranti” che comprende i disegni, realizzati su tematiche legate alla casa e allo spostarsi in luoghi diversi da quello d’origine, di ragazzi migranti che vivono nei centri di accoglienza di Reggio e provincia, realizzata in collaborazione con la ONG Médecins du Monde, con cui CatArTica Care ha già collaborato per diversi progetti culturali attivati all’interno dei centri di accoglienza.

I talk organizzati si concentreranno sulle trasformazioni territoriali e urbanistiche e sulle problematiche annesse, rispetto ai fenomeni migratori e a contingenze geografiche, ambientali, culturali e sociali nel corso del tempo fino ai giorni nostri. Il primo talk – in programma per il 28 agosto – è curato da Giuseppina Cassalia, Architetto Conservatore dei Beni Architettonici e Ambientali, e introdotto da Giuseppe Crucitti, presidente dell’Associazione Conservatorio Grecanico e fondatore della decennale manifestazione di musica e danza tradizionale della Vallata del Sant’Agata ‘U Stegg’ (che si svolgerà anche quest’anno a Cataforìo dal 21 al 26 agosto, coincidendo per alcune giornate con il festival ‘Pao Spiti’).

Si tratterà di un talk itinerante, un percorso guidato a piedi per le vie del paese, che racconterà il rapporto tra passato e presente nel borgo di Cataforìo attraverso il contatto con la materia – pietra, legno, calce, mattoni, ferro e cemento – parlando di forme, significati e dinamiche dell’abitare. Il secondo talk, del 29 agosto, sarà dedicato alla presentazione della rivista Essenziale, ideata dal duo artistico {movimentomilc} e da Martina Mauro, con un contributo importante di Giovanna Vadalà (Architetto e Dottore di ricerca in Architettura del Paesaggio) dal titolo 'People escape_Paesaggi confinati'.

Importante anche la sezione dedicata alle proiezioni video e documentari. La sera del 27 agosto sarà presentato il corto vincitore dell’edizione 2017 del ‘Riace in Festival’ (‘BANKO’ di Daniele Cappello) e la proiezione esclusiva di “Un paese di Calabria” (regia di Shu Aiello e Catherine Catella), film girato a Riace, già vincitore di vari premi e prodotto per l’Italia da Bo Film. Il festival si chiuderà nelle sue ultime due giornate con i contributi delle compagnie teatrali Don Cosciotti Senza Mancia e Pagliacci Clandestini con gli spettacoli “Dal Cairo con furore” e “Greece - Persone che incontrano persone”.