Chiusa indagine sulla linea Fs costruita con cemento depotenziato, 11 avvisi

Catanzaro Attualità

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha emesso un avviso di conclusione delle indagini per undici persone coinvolte nell'inchiesta sul presunto utilizzo di cemento depotenziato nella realizzazione dei piloni che fanno passare la linea ferroviaria Settingiano-Catanzaro Lido sul fiume Corace. Delle tredici persone inizialmente raggiunte da un avviso di garanzia due non compaiono nel provvedimento, si tratta di Giuseppe Lobello, 39 anni, nato a Torino ma residente a Simeri Crichi; Michele Fiumarelli, 56 anni, di Salerno, per i quali e' stata avanzata una richiesta di archiviazione. Frode nelle pubbliche forniture aggravata, truffa aggravata, ed attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato sono le ipotesi di reato delineate invece a carico degli altri indagati, imprenditori e direttori dei lavori che si sono occupati della realizzazione dell'opera, alcuni gia' note alle cronache, fin dall'inizio coinvolti nel caso: Salvatore Mazzei, 53 anni, di Sambiase (Cz); Eugenio Sgromo, 40 anni, di Catanzaro; Sebastiano Sgromo, 43 anni, di Curinga (Cz); Cesare Ammirato, 61 anni, di Catanzaro; Francesco Care', 47 anni, di Vibo Valentia; Aristodemo Busillo, 39 anni, di Salerno; Francesco Ferdinando Crocetto, 42 anni, di Muro Lucano; Pasquale Petroncelli, 35 anni, di Lagonegro; Filippo Salvatori, 51 anni, di Roma; Giancarlo Romani, 29 anni, di Napoli; Francisco Daniel Muratore, 51 anni, nato a Buenos Aires ma residente a Vercelli. Gli avvisi di garanzia emessi nel corso delle indagini dei carabinieri furono diciotto, e riguardarono anche alcune ditte, "Cosma Costruzioni srl", con sede legale a Catanzaro, in persona del suo legale rappresentante Antonio Ruberto; "Euro Bitume sas", con sede legale a Maida, in persona del suo legale rappresentante Eugenio Sgromo; "Impianti Due Mari spa", con sede legale a Settingiano, in persona del suo legale rappresentante Cesare Ammirato; "Cal.Bi.In. srl", con sede legale a Settingiano, localita' Sarrottino, in persona del suo legale rappresentante Giuseppe Lobello; "Corace Scarl", con sede legale a Roma, in persona del suo legale rappresentante Giancarlo Romani. All'inizio di novembre, sempre nell'ambito della medesima inchiesta, gli inquirenti hanno disposto il sequestro del tratto della linea ferroviaria incriminato, in modo che le Ferrovie dello Stato - parte offesa nel procedimento - eseguano i lavori necessari per ripristinare le condizioni per la sicurezza della tratta.