Quattro piantagioni scoperte nel vibonese, distrutte due tonnellate di marijuana

Vibo Valentia Cronaca

Ben quattro piantagioni di canapa indiana nei comuni di Sorianello, Pizzoni e Gerocarne, nel vibonese: un totale di marijuana che è stato calcolato in circa due tonnellate. A rintracciare le coltivazioni sono stati i finanzieri del comando provinciale grazie all’occhio aereo degli elicotteri del corpo di stanza a Lamezia Terme.


Fondamentale è stata l’abilità dei delle fiamme gialle, soprattutto la loro capacità di osservazione dei particolari: elementi che hanno consentito, durante una perlustrazione aerea dell’aspro territorio montano, di individuare le piantagioni che erano state tutte nascoste abilmente tra i folti arbusti e la fitta vegetazione, così da renderne difficoltosa la loro individuazione dall’alto e pressoché impossibile l’accesso da terra.

Una volta identificate le aree, sul posto sono arrivate le pattuglie di terra che non senza difficoltà hanno raggiunto le coltivazioni di marijuana.

Operazione resa però ancora più difficile a causa di un improvviso incendio che era divampato nella boscaglia, nei pressi di due delle coltivazioni, e probabilmente di origine dolosa. Il rogo è stato controllato dai finanzieri e poi estinto dal personale del Servizio Antincendio Boschivo della Regione.

Quanto alle piantagioni, erano estese su una vasta area demaniale e comprendevano piante di cannabis indica e Skunk (quest’ultima una varietà con effetti più potenti rispetto a quella tradizionale) per un peso complessivo di 20 quintali: gli arbusti erano rigogliosi, alti mediamente un metro e ottanta e già pronti per essere raccolti. Il tutto poi era attrezzato con dei sistemi di irrigazione autonomi.

Piante, impianti di irrigazione e vasche di raccolta acque sono state distrutte col fuoco dalle stesse fiamme gialle così da renderli inutilizzabili. Lo stupefacente che si sarebbe potuto ricavare, se immesso sul mercato dello spaccio, avrebbe potuto fruttare alla criminalità un guadagno stimato in circa un milione e mezzo di euro. Sono in corso delle indagini per cercare di identificare i responsabili.