Rossano. Evento culturale e letterario sulla “luna”

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Nei giorni scorsi presso un noto club di Rossano in contrada Foresta si è festeggiata la “luna”.

In occasione dei 180 anni dalla morte di Giacomo Leopardi l’omaggio è avvenuto con letture e momenti musicali. Grazie alla direzione artistica di Gennaro Mercogliano, gli ospiti della hanno ascoltato le letture dell’attore Anio Provenzano, accompagnate dalle musiche di Paolo Luciani al pianoforte, di Nicola Daniele al mandolino e alla chitarra nonché voce di Noemi Luciani.

Un allestimento altamente evocativo, impreziosito dalla partecipazione dei numerosi ospiti, tra i quali il vicesindaco ed assessore al turismo Aldo Zagarese, tutti in bianco come da dress code.

“Mille e cinquecento anni fa uno spicchio di luna fa capolino nell'orto del Getsemani. Anche il sublime maestro del Codex volle incastonare l'imminente tragedia del Cristo in una concitata notte lunare, dimidiata tra la porpora e l'oro” – così ha esordito Mercogliano nella sua breve presentazione che è seguita alla interpretazione piano solo dello standard jazz Moonlight Serenade del pianista Paolo Luciani.

Dai vibranti canti leopardiani come “Il canto notturno di un pastore errante dell'Asia” e “Il tramonto della luna” ai brani tratti dal celebre repertorio napoletano, “Na voce, na chitarra e 'o poc 'e luna”; passando dall’Ode alla luna del mare, tratta dai componimenti meno noti di Pablo Neruda; fino al repertorio musicale più moderno rappresentato dalle note di “Fly me to the moon”.

Musiche e letture hanno letteralmente stregato i presenti.

Una serata davvero speciale, volata via come un soffio di vento, spinta dalla voce penetrante di Noemi Luciani, su brani molto noti come “Blue Moon” e “Senza fine”, riarrangiati per l'occasione dalla maestria degli esecutori, fino all'ensemble di chiusura di “Fly me to the moon”, un volo ideale sulla luna che ha assistito lieta e presente per tutto il corso dell'evento.

Nel ricordo del celebre sogno lunare di Paul Clee, Mercogliano ha descritto l'alternarsi delle melodie immortali al canto di Partenope ed ai versi di Leopardi, Neruda e Saffo, definendo la serata “un approccio polinnico a una fruizione artistica di segno elevato”.

“Quel satellite era sempre stato un prezioso alleato del genere umano. La sua luce era un regalo caduto dal cielo. Prima del fuoco, degli attrezzi, del linguaggio, la luna rischiarava il buio del mondo e calmava la paura degli uomini. Le sue fasi avevano insegnato agli umani il concetto di tempo”. Così, con la citazione del pensiero sulla luna del premio Nobel Haruki Murakami si è conclusa tra gli applausi una serata che ha emozionato tutti.