Misericordia di Isola: dopo l’inchiesta la crisi, al via i tagli a costi e personale

Crotone Cronaca

Salvaguardare la sopravvivenza della “Misercordia” di Isola Capo Rizzuto e della “Miser icr Impresa Sociale”: questo l’obiettivo dell’Amministrazione Giudiziaria della Fraternita, nel maggio scorso finita nella bufera giudiziaria quando la Dda di Catanzaro ha arrestato decine di presunti esponenti della cosca crotonese degli Arena facendo scattare le manette ai polsi anche del parroco della cittadina, don Edoardo Scordio, e del governatore della stessa Misericordia, Leonardo Sacco.

Secondo gli inquirenti vi sarebbero stati interessi della ‘ndrangheta locale nella gestione, soprattutto, del Cara Sant’Anna, uno dei più grandi centri d’accoglienza migranti d’Europa.

I buoni propositi (ma anche le brutte notizie) dell’Amministrazione giudiziaria sono stati affidati ad una nota di oggi, nella quale si ribadisce innanzitutto che i servizi svolti dalle due realtà, “sono indispensabili per il territorio in cui vengono erogati e per il mantenimento dei livelli occupazionali” oltre che “per il sostegno alla fragile economia locale”.

“Si sta lavorando 24 ore al giorno - viene spiegato - per poter arrivare ad un risanamento dei due enti...” sebbene, viene puntualizzato,ci si sta muovendo in mezzo a tante difficoltà, le quali a volte indurrebbero a gettare la spugna e a rinunciare a questa impresa difficile, faticosa, pesante, in un territorio altrettanto difficile, povero, svantaggiato. Ma proprio per questo ci si convince, poi, che bisogna almeno provarci con l'aiuto di tutti: da soli non si va da nessuna parte”.

Dopo i propositi, come dicevamo, l’Amministratore, annuncia dunque la nota dolente: ovvero che il processo di risanamento deve passare attraverso una riduzione delle persone occupate e un contenimento generale di tutte le spese. Alcuni lavoratori, pertanto, verranno spostati, altri subiranno una riduzione degli orari lavorativi, altri ancora al momento non potranno proprio lavorare per la struttura.

“Ma chi adesso non verrà chiamato al lavoro (i rinnovi, ndr) non deve abbattersi, demoralizzarsi, sentirsi escluso oppure penalizzato” afferma l’Ag invitando a rivolgersi da subito al Consulente del Lavoro Arnaldo Maione, che fornirà gratuitamente tutte le indicazioni necessarie a presentare la domanda (per chi ne ha maturato il diritto) ai fini dell'ottenimento della indennità di disoccupazione.

La struttura ribadisce però che c’è la volontà di effettuare, nei mesi prossimi, una "rotazione" nel senso che, là dove possibile, chi ora rimarrà a casa, percependo la disoccupazione, “possa tornare al lavoro, trovando libero lo spazio di chi, avendo già lavorato, si sacrificherà a sua volta, lasciando per un periodo e percependo l'indennità di disoccupazione: se risaniamo, vi è la speranza che tutti un giorno rientreranno al lavoro e magari si assumeranno anche persone nuove”.