Operazione Gambling: in 59 rinviati a giudizio, il 28 la sentenza per superpentito

Reggio Calabria Cronaca

Il Giudice delle Indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, Nicolò Marino, ha rinviato a giudizio 59 indagati per la vicenda “Gambling”. Nell’operazione internazionale contro le scommesse online illegali - condotta giusto due anni fa, nel luglio 2015, dalla Direzione Distrettuale Antimafia - erano stati sequestrati beni per 2 miliardi di euro e arrestate 41 persone.

Si tratta dell’ultimo troncone dell’inchiesta, che ora dovrebbe confluire nel procedimento ordinario principale, già avviato da qualche mese nel capoluogo reggino: gli imputati, si legge nel decreto che dispone il giudizio - per il quale sono costituiti parte civile Ministero degli Interni e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - “dovranno comparire davanti al collegio il 27 settembre 2017”.

Il Giudice ha ritenuto che non sussistano i presupposti per la pronuncia di sentenza di “non luogo a procedere”. I reati contestati dalla procura Antimafia di Reggio Calabria sono associazione a delinquere, esercizio abusivo delle scommesse, omessa dichiarazione dei redditi, truffa ai danni dello stato, riciclaggio.

Novità anche sul fronte del rito abbreviato, il filone processuale che riguarda il superpentito Mario Gennaro - per il quale il Pm Musolino ha chiesto una condanna a tre anni di reclusione – e altri 35 imputati. Secondo quanto apprende Agipronews, il 24, 25 e 28 luglio si svolgeranno le ultime tre udienze con repliche e controrepliche – anche scritte – dei legali e della Procura, poi il Giudice Marino si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza.

“Mariolino” ha ottenuto dalla Procura un forte sconto sulla pena - dai 9 anni della richiesta base - grazie al contributo decisivo fornito sia alle indagini sul gioco online illegale sia su altri filoni di inchiesta che riguardano le attività criminose del clan Tegano.

Il Gip dovrà decidere anche in merito alla richiesta di risarcimento presentata dalle parti civili, Ministero degli Interni e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: rispettivamente 2 milioni di euro per danni patrimoniali e 4,2 milioni di imposta non riscossa sulle scommesse online.