Crotone. Comitato cittadino interroga Oliverio su gestione dell’aeroporto

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Comitato Cittadini Aeroporto Crotone

"La maldestra, quasi fantomatica gestione dell'aeroporto Sant'Anna è inaccettabile. La riflessione sui fatti del passato lontano e prossimo obbliga a prendere le necessarie distanze da questa imbarazzante e deplorevole squadra pseudo-politica che si è arrogata il diritto di affossare definitivamente il nostro territorio". è così che riporta un atto del comitato cittadino di Crotone continuando in questo modo:

"Inspiegabili ed ingiustificabili controversie tra società aeroportuali calabresi, oramai convogliate sotto la forzata "egida" di Sacal e spesso sottoposte ad inchieste di mafia, ci hanno portati - scrive il comitato - alla consapevolezza che una oscura volontà politica nazionale e regionale ha favorito Sacal. È palese che, nell'assegnare la gestione degli aeroporti calabresi a Sacal sulla base del nulla, cioè senza un piano industriale noto, valutabile e comparabile con altri, l'Ente Nazionale Aviazione Civile abbia assecondato i giochi torbidi dei politici che hanno Incoraggiato l'esclusione di altre Società.

Proprio alla luce di queste devastanti scelte, riteniamo - continuano - plausibile l'idea che lo stesso bando sia stato "pilotato", insieme ai fallimenti delle società crotonesi di gestione aeroportuale. Premesso questo, riteniamo anche non sufficientemente chiare le dichiarazioni del presidente De Felice relativamente all'agibilità strutturale dello scalo Crotcnese, e vorremmo comprendere se le sue affermazioni siano riferite a uno o più dei seguenti aspetti: manto della pista, luci di radioassistenza, radar e torre di controllo.

Questa neonata e ancora nebulosa gestione - concludono - ci disillude su una prossima riapertura ma soprattutto ci fa fortemente temere che la data di riapertura sia prorogata sine die; ancor più dopo la notizia dell'invio della commissione d'accesso antimafia alla Sacal, possiamo solo augurarci che questo ennesimo segnale allarmante della deriva etica della nostra regione, a questo punto, sfoci in un commissariamento "purificatore" che apra in tempi brevi e certi una strada normale, chiara, finalmente legale verso la stabile apertura dell'aeroporto dello Jonio".