“Milan junior camp” a Lamezia Terme. Oltre 70 ragazzi presenti

Catanzaro Sport

Si è conclusa la prima settimana del “Milan junior camp” a Lamezia Terme che si è svolto dal 26 al 30 giugno. Oltre 70 i ragazzi che hanno aderito agli allenamenti, e tanti altri se ne aggiungeranno durante la seconda che partirà il 3 Luglio sempre presso la struttura “Giurranda” a Platania.

Impressioni positive per Mariano Vaccaro, responsabile Milan camp in Europa nonché responsabile della All Soccer” che dice: “ In questi giorni il lavoro è stato svolto ottimamente e il valore principale che insieme a Mimmo Fiorino diamo a questo camp è l’integrazione tra le scuole calcio di Lamezia e dintorni che hanno unito le forze e creato questo grandissimo evento. Altra cosa da mettere in risalto è che con gli staff tecnici di tutte le società si è creata una sinergia e un confronto molto positivo all'insegna dello scambio della cultura sportiva”.

Fa eco mister Danilo Tedoldi, insieme a Ottavio Strano e Fabio Vicardi membri dello staff tecnico mandato dal Milan per seguire questo camp, secondo il quale: “l’obiettivo primario di ogni camp è il fatto che i ragazzini si debbano divertire. E siccome siamo convinti che attraverso il divertimento si impara meglio penso che il primo obiettivo sia stato raggiunto”.

“Sotto l’aspetto dell’impegno abbiamo avuto un’ottima risposta dai ragazzi e dagli istruttori delle scuole calcio ‘Numistra’ e ‘Benny Mangiapane’ - aggiungono - questi ultimi sono molto interessati ai nostri metodi di lavoro e ci sono stati anche degli interventi importanti da parte loro dove noi abbiamo lasciato loro massima libertà anche di poter intervenire su esercitazioni e immettere varianti. Noi puntiamo a trasmettere ai ragazzi lo stare insieme e anche farli crescere umanamente e sportivamente”.

“Quello che ci tengo a sottolineare è appunto che noi non siamo qui per scegliere ragazzi per il Milan- continua ancora il mister - o per fare scouting bensì per formare gli allenatori che poi andranno a formare i ragazzi. Al centro del progetto c’è sicuramente il bambino ma il nostro lavoro riguarda le figure adulte che stanno attorno ai ragazzi per permettergli di far crescere al meglio un atleta globalmente e quindi anche e soprattutto come uomo”.