Dighe calabresi, nuovi sopralluoghi di Oliverio

Calabria Attualità

Sono tanti gli incontri che il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha deciso di avviare per verificare stato dell’arte delle dighe calabresi. Questa nuova serie di iniziative, oltre a rappresentare il proseguimento del percorso per la definizione delle “Grandi Opere Incompiute”, rientra nella più ampia strategia regionale per la difesa dai cambiamenti climatici, tema centrale del G7di Bologna dello scorso 11 giugno e finalizzato, quindi, al contrasto agli effetti della siccità.

In tale contesto, il completamento delle opere stesse e di quelle interconnesse agli Invasi, rappresenta una linea strategica su cui puntare per la razionalizzazione della risorsa idrica a supporto del servizio idrico potabile e di quello irriguo per il mantenimento e lo sviluppo sostenibile del Comparto Agricolo Regionale.

Nei prossimi giorni il Presidente Oliverio effettuerà altri sopralluoghi sugli invasi recandosi a Siderno Superiore sulla Diga del Lordo, svasata ormai da anni per disposizione del Ministero delle Infrastrutture Direzione Generale Dighe -ex Servizio Nazionale Dighe- a seguito di una lesione sulla canna del pozzo di accesso alla camera delle paratoie. Il sopralluogo avrà lo scopo di effettuare una ricognizione generale dello stato in cui versa l’opera oltre che a programmare le azioni da intraprendere per la definizione della problematica. Altrettanto sarà fatto per il Melito e per la diga sull'Esaro.

"Il fatto che per decenni queste importanti opere siano state lasciate incomplete ed abbandonate -ha detto il presidente Oliverio- é una responsabilità grave, le cui conseguenze si pagano oggi ed a lunga distanza. Tra i nostri obbiettivi prioritari c'è quello di completare le grandi opere per una razionale utilizzazione dell'acqua. Una risorsa preziosa di cui la nostra Regione é ricca."

Il Presidente della Giunta regionale, infine, ha assunto l'iniziativa di promuovere incontri con le Prefetture e tutte le istituzioni ed i soggetti competenti che hanno responsabilità nella utilizzazione dell'acqua, al fine di far fronte alla emergenza siccità anche nella nostra regione.