Giornata del Mediterraneo, punto sul rilancio dell’Amp Capo Rizzuto

Crotone Attualità

Il rilancio dell'Area marina protetta "Capo Rizzuto" al centro della Giornata nazionale del Mar Mediterraneo, promossa dalla Lega navale italiana. Si è svolto stamani, a Crotone, la prima Giornata nazionale del Mar Mediterraneo, iniziativa che rientra nei 120 anni della fondazione della Lni, che è stata istituita a livello nazionale e che si è svolta nella nostra città grazie al lavoro svolto dal delegato regionale LNI, Antonio Nicoletta.

Il tema scelto per questa prima Giornata nazionale del Mar Mediterraneo è stato quello delle Aree marine protette e sono stati presenti a Crotone i massimi esperti in materia. Naturalmente, si è parlato soprattutto dell'Amp "Capo Rizzuto", istituita nel 1991 e gestita dalla Provincia di Crotone, ha un'estensione di quasi 15.000 ettari ed è la maggiore d'Italia per ampiezza e del suo futuro possibile. A ridisegnare ruoli e scenari prossimi per l'Amp "Capo Rizzuto", la Regione che, attraverso le parole dell'assessore regionale all'ambiente, Antonella Rizzo si è detta pronta ad impiegare "ingenti risorse per l'Amp".

L'intervento della Regione verterà su più fronti. In primis, la tutela del l'habitat marino, con un intervento che si aggira intorno ai 500 mila euro. "Attraverso il monitoraggio video terrestre e subacqueo - ha annunciato Rizzo- dei siti d'interesse archeologico e marino". Il secondo passo, che prevede un impegno della Regione pari a 10 milioni di euro, servirà a creare un itinerario ciclo pedonale calabrese che metta in rete Amp, parchi marini e aree protette terrestri.

"In questa azione - ha spiegato Rizzo - l'Amp "Capo Rizzuto" svolgerà l'importante compito di coordinamento e avrà competenza anche su altri territori". Insomma, una vera rivoluzione che ha come fine, come sottolineato dall'assessore Rizzo, quello di trasformare i "vincoli in valore aggiunto per una nuova imprenditorialità" soprattutto turistica. Su questa stessa linea anche il sindaco della città, Ugo Pugliese: "abbiamo puntato gli occhi al mare come una risorsa, la nuova identità che Crotone deve perseguire è quella turistica". Per far diventare tutto ciò una realtà serve però lo sforzo di tutti. "Da 120 anni a livello nazionale e da 83 a livello crotonese - ha osservato il presidente della LNI Crotone, Giovanni Pugliese - siamo impegnati a diffondere la cultura e il rispetto del mare soprattutto tra i giovani".

"Bisogna diffondere la cultura del rispetto del mare - ha aggiunto il presidente della Provincia, Nicodemo Parrilla- anche al di là dell'Amp". Il comandante in seconda della Capitaneria di Crotone, Pasquale Mazza, ha evidenziato come "nella percezione comune, l'Amp è vista come qualcosa che vieta, invece è un'opportunità economica, turistica, culturale". Sono intervenuti nel corso della mattinata: Simone Scalise, Amp Capo Rizzuto, Giovanni Russo, presidente Sibm, dipartimento Scienze per l'Ambiente Università di Napoli, sulla ricerca scientifica nelle Amp, Flegra Bentivegna, CNR Oristano, sulla biodiversità: cetacei e tartarughe marine, Giancarlo Sapio, presidente Uria, sui cambiamenti climatici. Le conclusioni sono state affidate a Luigi Valerio, coordinatore culturale ambientale LNI.