‘Ndrangheta. Confiscati i beni agli eredi del “boss” di Sibari

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Ammonta a cinque milioni di euro il valore dei beni confiscati definitivamente agli eredi di Giuseppe Cirillo, originario del Salernitano, e ritenuto come il boss della 'ndrangheta e creatore dell'organizzazione criminale denominata la "locale di Sibari", attiva in Calabria.

Cirillo che è morto nel maggio del 2007, a 69 anni, era considerato appartenente al clan della “Nuova Camorra Organizzata” di Raffaele Cutolo. Venne condannato per associazione mafiosa nel 2005.

Come dicevamo, era originario del salernitano ma si era “accreditato” in Calabria accrescendo la sua fama criminale e continuando, successivamente, a seguire le vicissitudini del clan da Serra dei Conti, in provincia di Ancona, dove era stato posto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

Gli accertamenti patrimoniali eseguiti a suo carico dal Gico di Salerno hanno riguardato beni immobili e societari del valore, appunto, di circa cinque milioni ed oggi nella disponibilità dei suoi eredi. Per gli inquirenti, però, si tratta di un patrimonio acquisito grazie all’attività illecita.

La confisca definitiva è stata eseguita dalle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria su ordine della Sezione Misure di Prevenzione della Corte di Appello di Salerno.