Sinistra italiana: “Collegi elettorali? Poco omogenei”

Catanzaro Politica

"Nella legge elettorale in discussione alla Camera dei Deputati, nel testo presentato furbescamente a ridosso del ponte del 2 giugno, con il cosiddetto ‘Maxi emendamento Fiano’, dal nome del relatore del PD, la democrazia e la rappresentanza politica degli italiani e dei calabresi sono diventate ostaggio delle follie del PD e degli accordi al ribasso tra PD, Forza Italia, Salvini e i 5Stelle".

Esordisce così una nota di Sinistra italiana di Lamezia Terme, che sottolinea, poi, di condannare i metodi e i contenuti di questo procedimento “di approvazione della ‘legge politica’ per eccellenza. Al Senato, la Locride e la Piana di Gioia Tauro – spiega - sono accorpate, invece che con Reggio Calabria in unico collegio provinciale, fuori provincia con Vibo Valentia, Soverato e Catanzaro”.

“Lamezia Terme – prosegue - è accorpata fuori dalla provincia di Catanzaro con Crotone e Isola Capo Rizzuto pur non condividendo nulla con quei territori neanche geograficamente. Rossano è accorpata con Cosenza e Corigliano è accorpata con Paola. Nonostante il 22 ottobre le due città ioniche potranno divenire un'unica Città con la fusione dei comuni, oggi vengono divise in due collegi separati”.

Per Sinistra Italiana dunque sarebbe una “follia” e “una delle numerose criticità della legge elettorale in discussione ed è la più evidente prova che ci si ostina ad impedire il normale rapporto tra eletti ed elettori mettendo quindi in crisi la rappresentanza democratica e popolare. La democrazia – sbotta - non può essere ostaggio delle follie del PD e degli accordi al ribasso con la silente complicità dei loro referenti calabresi! Il voto dei cittadini italiani, seconda la Carta costituzionale che abbiamo difeso nel dicembre del 2016, deve essere ‘personale ed eguale’, libero e segreto”.

SI dunque chiede l’applicazione della Carta del Repubblica e delle sentenze della Corte Costituzionale che hanno abrogato il “Porcellum” di Calderoli e i suoi derivati. “I collegi elettorali calabresi – conclude - siano quelli del Mattarellum o almeno si rispetti la geografia e la storia dei territori calabresi che hanno un storia fatta di lotte e di sofferenze".