La regione di dota dell’Autorità idrica, Greco propone dei miglioramenti

Calabria Attualità

Nell’ultima seduta del Consiglio Regionale la Calabria si è dotata di un importantissimo strumento di programmazione e gestione del servizio idrico integrato: l’AIC, Autorità Idrica Calabrese.

“Con questa legge – sostiene il consigliere regionale Orlandino Greco – si va a regolamentare un servizio che per molto tempo, è stato gestito senza una visione d’insieme che consentisse una programmazione sul medio-lungo termine”.

Molti i punti importanti della legge che vanno a regolamentare un sistema che ha presentato sempre forti problematiche ed inefficienze che si ripercuotevano sui cittadini. "Senza dubbio passaggio che si può definire epocale, e su cui – ribadisce il consigliere - ho puntato la mia attenzione maggiormente, è che la nuova autorità idrica avrà come protagonisti i sindaci che seguiranno il percorso di programmazione relativo agli investimenti da stanziare per l’intero settore”.

“Attraverso un’assemblea di sindaci – ha aggiunto - si prendano delle decisioni che avranno un effetto diretto sull’efficienza del servizio idrico integrato. Quegli stessi sindaci che sino ad oggi potevano semplicemente registrare e comunicare ai propri cittadini il bollettino quotidiano di disservizi sulla rete idrica calabrese”.

Nella sua relazione in seduta Greco ha presentato alcune proposte per superare delle criticità presenti nella proposta di legge e che sono state tutte accolte negli emendamenti, in particolare:
per garantire pari opportunità, rappresentanza, governabilità e semplificazione dell’assemblea a votare per l’individuazione dei componenti dell’assemblea saranno solo i sindaci e non anche i consiglieri; sarà poi istituito un consiglio direttivo di sette componenti dell’assemblea che consentirà di snellire le procedure e migliorare l’efficienza dell’AIC3. Infine, la modifica più importante, con il passaggio diretto ed immediato al nuovo gestore del servizio idrico integrato saranno salvaguardate le maestranze che attualmente operano nel settore dei servizi idrici.
Per il consigliere, così, la “Calabria fa un importante passo avanti verso una gestione degli enti e dei servizi sempre più razionale e all’avanguardia ma – promette - seguiremo questo processo per impedire che si ripetano gli errori del passato”.

“L'acqua – conclude - è elemento essenziale alla vita, che esige il rispetto che merita da parte delle Istituzioni coinvolte nella sua gestione ma anche obbliga ogni interessato, a monte e a valle della sua erogazione, ad averne rispetto anche in relazione agli sprechi generati”.