Sacal, la Filt-Cgil insiste: vogliamo il piano industriale e chiarezza sulle assunzioni

Calabria Infrastrutture

“Una discussione di merito sulla prospettiva del sistema aeroportuale calabrese invece di una disputa nominalistica sulla Presidenza della Sacal". È quanto si sarebbe aspettato dal Partito Democratico lametino e regionale Nino Costantino, Segretario Filt-Cgil Calabria che sottolinea come la scelta del nuovo Presidente della Sacal, solo da ratificare, “è di grande livello e qualità – afferma - e anche per questo, certamente dopo aver fatto gli auguri al Prefetto De Felice, ci aspettiamo le risposte che fino ad oggi non abbiamo avuto”.

La prima questione che la sigla vuole ribadire è se il nuovo Presidente intenda fornire alle Organizzazioni Sindacali che ne hanno fatto richiesta il piano industriale con il quale la Sacal ha partecipato e vinto la gara per la concessione trentennale degli scali di Reggio e Crotone.

“Il precedente Presidente – afferma ancora Costantino - non solo si era inspiegabilmente rifiutato di fornirci il piano industriale, tanto da indurci a rivolgerci alla magistratura denunciando una attività antisindacale con udienza fissata per il prossimo 27 giugno, ma aveva perfino sollecitato alcuni dirigenti a secretare tutti gli atti e a non fornire informazioni ad alcun soggetto, compresi i sindacati”.

Il piano, per la Filt Cgil, è fondamentale almeno per capire su quali basi e su quali prospettive, anche occupazionali, è stata affidata l’assegnazione dei due scali. Il sindacato, però, non avendo alcuna notizia in merito si sente fortemente limitato nel fare il suo lavoro “di difesa dei lavoratori”.

La seconda questione che viene ribadita è quella relativa ai bandi di selezione del personale per i due scali ed attivati nei primi giorni di aprile dopo un verbale di riunione che non vede la firma della Filt-CGIL. Dal sindacato sostengono che quei bandi “firmati dai precedenti manager e passati dal consiglio di amministrazione, sono lesivi degli interessi dei lavoratori perché formulati senza che le loro rappresentanze fossero a conoscenza della loro congruità rispetto al piano industriale o addirittura in qualche modo in contrasto con esso”.

“Abbiamo, per questo, chiesto la revoca dei bandi – fanno sapere dalla Cgil - inserendo medesima richiesta nella già richiamata denuncia di attività antisindacale. Inoltre, per la prima volta viene completamente abolito il lavoro a tempo indeterminando prevedendo soltanto quello a tempo determinato e a chiamata. Su quest’ultimo punto – prosegue Costantino - sarebbe interessante il parere della Giunta regionale e del Presidente Oliverio. Al Presidente della Giunta regionale rinnoviamo pubblicamente l’invito a convocare una riunione. Cosa che ovviamente faremo, nel momento della ratifica della nomina del nuovo Presidente della Sacal, con il Prefetto De Felice".