Si Calabria: “Dopo due anni solo ora Oliverio si accorge della Sacal?”

Calabria Politica

"La vicenda giudiziaria che ha travolto negli ultimi giorni i vertici della Sacal segna un’altra brutta pagina per la nostra Regione, che finisce alla ribalta delle cronache nazionali per l’ennesimo scandalo frutto di intrecci di interessi e potere tra pezzi di politica, imprenditoria, professionisti, a danno dei cittadini calabresi".

È questa l’opinione del coordinamento regionale di Sinistra italiana che in una nota sottolinea che come forza politica non vuole di ceto dare a nessuno lezioni di moralità ma, affermano, “vogliamo chiedere a tutta la politica calabrese, di centrodestra e centrosinistra, che in questi anni ha governato lo scalo lametino, una seria assunzione di responsabilità”.

La delegazione di Si, a cominciare da Celeste Costantino, presenterà difatti e nei prossimi giorni un'interrogazione urgente al Governo e ai ministri competenti perché la vicenda della Sacal abbia una giusta attenzione e sollecitando provvedimenti adeguati.

Al Presidente Oliverio il coordinamento chiede però di mettere in atto “concretamente quel cambiamento di cui tanto parla da oltre due anni. Possibile che – spiegano - solo ora, dopo due anni dall'insediamento della giunta regionale monocolore Pd, si inizi a parlare di cambiamento di statuto della Sacal e di commissariamento? Cosa si è fatto in due anni? In questa vicenda è chiara e lampante la continuità della giunta Oliverio con le scelte della precedente amministrazione regionale di centrodestra. Non possiamo continuare ad aspettare che sia sempre la magistratura in Calabria a muoversi per prima, a precedere quelle scelte di “bonifica” che la politica non vuole fare”.

Stessa responsabilità viene chiesta anche alle categorie imprenditoriali e sociali che, a vario titolo, hanno gestito la Sacal in questi anni. “Il nuovo management che guiderà la società – dicono da SI - dovrà essere all’altezza delle importanti sfide da affrontare, a cominciare dalla realizzazione della nuova aerostazione e dalla gestione da parte della Sacal degli scali di Crotone e Reggio Calabria, scali da rilanciare a beneficio dei territori. E’ tempo che le logiche clientelari e consociative, che fino ad oggi l’hanno fatta da padrone in Sacal, cedano il posto ad un nuovo management completamente rinnovato, che gestisca la società con competenze manageriali, trasparenza, etica”.

Per Sinistra Italiana, dunque, sarà questa la prima sfida che la politica regionale dovrà affrontare “per restituire credibilità alla società che gestisce il principale scalo calabrese e uno dei principali aeroporti del Mezzogiorno”.

Il coordinamento, poi, chiede che a breve sia convocato un consiglio regionale aperto per affrontare la vicenda, a cominciare dalla situazione dei lavoratori e delle possibili ripercussioni a seguito dell'affidamento in gestione degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria.

All'assessore regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno si sollecita, invece, “una chiara e precisa presa di posizione su quali progetti vuole mettere in atto l'amministrazione regionale per uscire dal terremoto di questi giorni e rilanciare l'intero sistema aeroportuale calabrese".