Approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

Reggio Calabria Infrastrutture

È stato approvato dalla prima commissione consiliare “Assetto del Territorio” presieduta dal Presidente Giuseppe Sera il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Reggio Calabria. Alla riunione era presente e ha relazionato l'Assessore ai Trasporti Giuseppe Marino. Il documento è basato sulle indicazioni delle linee guida comunitarie “Developing and implementing a Sustainable Urban Mobility Plan”, redatte nel 2013 nell’ambito del progetto ELTISplus (programma Intelligent Energy Europe).

Il nuovo Piano Urbano definisce sia uno scenario di breve-medio termine (3-5 anni) che uno scenario di lungo periodo (10 anni), con una chiara indicazione di quali interventi realizzare nell’uno e nell’altro orizzonte temporale. La visione sottesa riguarda l’intero agglomerato urbano, nonché la dimensione di Città Metropolitana e l’evoluzione attesa nella mobilità è riferita a tutte le forme e tutti i modi di trasporto: pubblico, privato, passeggeri, merci, motorizzato, non motorizzato, sosta e parcheggio.

Il Piano prevede inoltre sia delle attività di comunicazione, generali e focalizzate su specifici “target groups”, che procedure necessarie alla partecipazione di tutti i portatori di interesse, pubblici e privati, ed all’attività di “consesus building”. Il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile propone inoltre degli interventi (in termini di policy, di interventi infrastrutturali e non infrastrutturali), per tutti i modi di trasporto ed ha come obiettivo una futura ripartizione modale con maggior peso del trasporto pubblico e dei “soft modes” con percorsi ciclopedonali per la cosiddetta mobilità dolce.

Inoltre, il Piano pone particolare attenzione all’intermodalità (ad esempio, attraverso l’integrazione dei nodi di scambio ferro/gomma), alla distribuzione urbana delle merci (ad esempio, attraverso i Centri di Distribuzione Urbana), alla mobilità condivisa (ad esempio attraverso il car ed il bike sharing), alle politiche di gestione della domanda di trasporto (ad esempio la gestione della sosta e delle Zone a Traffico Limitato), all’Infomobilità mediante ITS (Intelligent Transport Systems), alla sicurezza stradale (politiche di coordinamento e gestione del patrimonio stradale). Il complesso degli interventi vanno dunque nella direzione di una mobilità maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale, della sicurezza stradale, con un migliore rapporto costi efficacia per il trasporto pubblico ed una maggiore soddisfazione del cittadino, il quale vedrà potenziata anche la mobilità di tipo “door to door”.

Il Piano nasce e si sviluppa all’interno di un sistema di cooperazione e consultazione tra le diverse autorità ed i diversi livelli di governo ed in questo ambito si colloca l’attenta considerazione di tutti i riferimenti programmatici e normativi. L’articolazione del Piano in distinte “Fasi” inoltre è funzionale a tale approccio, favorendo ulteriormente la verifica della consistenza e della complementarietà delle politiche nei diversi ambiti di azione. Nella medesima direzione va letto il contributo delle attività di comunicazione e dei modelli di partecipazione previsti.

Il Piano ricostruisce dunque la situazione attuale descrivendo la domanda e l’offerta di trasporto pubblico e privato, passeggeri e merci. Inoltre, descrive l’interrelazione domanda/offerta sia nello scenario di riferimento che negli scenari di Piano. Obiettivo dello studio è la definizione dei macro obiettivi e misurabili obiettivi specifici/targets per le seguenti aree: Mobilità, Sostenibilità Energetica ed Ambientale, Sostenibilità Socio-Economica. Specifici indicatori sono dunque definiti per la valutazione del raggiungimento dei targets. Tali indicatori infatti sono calcolati per lo scenario di riferimento, per gli scenari proposti e, nella valutazione ex ante del Piano, sono presentati in termini differenziali (comparazione tra le performances di lungo termine e quelle dello scenario di riferimento). Inoltre, essi costituiscono il riferimento per le future attività di monitoraggio.

Nel capitolo relativo alla Valutazione ex ante del Piano infine, non ci si limita a fornire una stima degli indicatori, ma viene presentata una complessiva analisi socio-economica (in termini di Analisi Costi Benefici) degli interventi/misure proposte, che tiene conto degli aspetti finanziari (costi e fonti di copertura degli investimenti) e della variazione del welfare per la collettività (surplus del consumatore ed esternalità). Il Piano prevede una continua attività di monitoraggio e controllo nella quale gli indicatori di performance identificati giocano un ruolo centrale. Tale attività permetterà di identificare eventuali disallineamenti tra quanto prefissato e quanto realmente ottenuto, consentendo la definizione di misure correttive e/o di aggiornamento. Diversi strumenti suggeriti dal Piano peraltro facilitano la conduzione di un’efficiente attività di monitoraggio (ad esempio, Asset management, web).

Nella valutazione delle performance degli interventi, il Piano considera i principali costi esterni che derivano dalle attività di tutti i modi di trasporto quali impatto ambientale, sicurezza stradale e congestione. Ciò avviene sia tramite il calcolo degli indicatori definiti che tramite l’Analisi Costi Benefici impiegata nella valutazione ex ante. L’approccio consente dunque una stima della convenienza del Piano a livello dell’intera collettività.