Weekend sicuro nel catanzarese, al setaccio il quartiere Lido

Catanzaro Cronaca

È stato un week end all’insegna della sicurezza quello appena trascorso, durante il quale i Carabinieri della Compagnia di Catanzaro hanno effettuato dei servizi straordinari di controllo del territorio, in particolare nella zona sud della città, al Lido.

Tra venerdì e domenica infatti, gli uomini dell’arma hanno pattugliato il quartiere marinaro eseguendo anche ispezioni in alcune attività commerciali. In quest’ambito prezioso è risultato il contributo degli specialisti del Nas, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, e dell’Ispettorato del Lavoro che hanno accertato la regolarità dei contratti di lavoro oltre a verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

In particolare, sono state elevate della sanzioni amministrative ad un bar del lungomare dove si è accertato che due addetti lavoravano in nero, mentre i colleghi del NAS hanno riscontrato delle gravi carenze dal punto di vista igienico-sanitario. Toccherà al titolare, multato per circa 10 mila euro, regolarizzare ora la posizione dei dipendenti e mettere mano ad un’opera di pulizia e sanificazione del locale.

Il controllo è poi proseguito nei confronti di altri due locali pubblici, sempre nel quartiere marinaro, per i quali sono in corso altri accertamenti. Nel corso dei servizi i Carabinieri hanno anche tratto in arresto due persone: la prima C.R., una ventenne catanzarese perché aveva realizzato un allaccio abusivo all’Enel per rifornire di energia elettrica la sua cassa; la seconda è S.Y, un marocchino di 30 anni che, destinatario di un ordine di carcerazione emesso nel 2013, da allora si era reso irreperibile, e che è stato rintracciato in un’abitazione privata.

L’attività è proseguita con la denuncia di un extracomunitario il quale, nel corso delle operazioni di identificazione e controllo, ha tentato di darsi alla fuga, venendo comunque raggiunto e bloccato dai militari.

In totale i controlli hanno riguardato 89 persone, 75 veicoli e 23 soggetti sottoposti ai domiciliari o alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.