FdI Vibo: rispetto per cani e cittadini, creiamo area di “sgambatura”

Vibo Valentia Politica

Una giusta considerazione anche per i cani, prestando attenzione a rispettare le esigenze dei cittadini. È per questo che serve un’area di sgambatura per gli animali domestici e certo non basterebbe inserirlo in un bando, come avvenuto con quello relativo al Parco delle Rimembranze.

È quanto sostiene il coordinatore cittadino di Vibo Valentia di Fratelli d’Italia, Anthony Lo Bianco, per il quale sarebbero necessari anche altri spazi. “È anche una questione di sicurezza” afferma, aggiungendo che “creare un’area di sgambatura cani va bene sia per i padroni che per il resto dei cittadini, dato che ridurrebbe anche i conflitti. Bisogna applicare il regolamento per salvaguardare sia i cittadini che il benessere dei cani, oltre ad invitare alla responsabilità i padroni. Deve essere l’amministrazione comunale a individuarla. La stessa amministrazione deve intervenire per arginare il fenomeno del randagismo”.

Inoltre, un gruppo consiliare ha donato anche un lettore di chip, e su questo Lo Bianco di chiede se viene usato o no dal corpo di Polizia Municipale. “Non mi pare”, afferma. “Il sindaco Elio Costa – continua - aveva già previsto degli interventi, basta prendere pagina 62 del suo programma, dove si parla di sterilizzazione, oltre che della costruzione di un canile sanitario, rimasto solo su carta. Sono evidenti le carenze, nonostante le buone intenzioni, pertanto bisogna fare molto di più. In due anni si è solo discusso del progetto di un canile sanitario, e di un miglioramento di quello comunale. È necessario puntare ulteriormente alla sensibilizzazione, anche se il consiglio comunale ne ha già discusso”. “La questione – continua il coordinatore di Fdi - è stata sollevata anche con azioni eclatanti, basti pensare al gesto di un consigliere comunale, che ha portato durante una seduta dieci cuccioli trovati a bordo strada dentro una cassetta per portare attenzione sul caso. Non vi è nessuna politica di sensibilizzazione. Trapela insensibilità. Senza il lavoro dei volontari, preziosissimo, sarebbe ancora peggio. Senza strutture, inoltre, si alimentano maltrattamenti e abbandono”.

Per Lo Bianco, poi, è necessaria anche una campagna sterilizzazione, e a suo dire deve avviarla l’amministrazione “alquanto distratta su tale problema”. Fra le priorità, spiega, “deve esserci un tavolo con tecnici e volontari, gli unici ad interessarsi, affinché l’amministrazione se ne faccia carico in maniera fattiva. Il sindaco non ha voluto comprendere che si è generato un clima di paura tra i cittadini, e la sera è possibile anche notare veri e propri branchi in circolazione. Le conseguenze sono inaccettabili, vedi i casi di avvelenamento. Non si può colmare un vuoto rispetto ad un altro, non si può tralasciare nulla”.

Infine, sempre secondo il coordinatore cittadino, ci vuole anche il coinvolgimento delle forze politiche per risolvere il problema, “ma – dice - qui si pensa alle beghe interne piuttosto che concentrarsi sulla attività amministrativa, sulle cose ordinarie. Speriamo che stavolta il sindaco non si dimostri sordo di fronte alle esigenze della collettività, pertanto lo invito ad attivarsi il prima possibile per creare punti dedicati allo svago dei cani e dei padroni, per la realizzazione di un canile sanitario, e soprattutto per sconfiggere un fenomeno alquanto diffuso, quello del randagismo”.