Dopo la separazione perseguita la moglie e le incendia le auto, finisce in carcere

Reggio Calabria Cronaca

Dopo alcuni anni di matrimonio, un rapporto coniugale che si incrina fino ad arrivare alla separazione di fatto. Ed è da questo momento che si scatena un’escalation di condotte persecutorie nei confronti della moglie, fatte di ripetute minacce, insulti ed anche aggressioni fisiche.

Le gravi offese – denigratorie della personalità della donna – diventano numerose ed insostenibili, generando nei confronti della vittima un continuo stato d’ansia dovuto alla paura per la sua incolumità. Fin quando nell’agosto scorso la donna trova il coraggio di denunciare tutto alla polizia: accade dopo aver subito l’incendio della sua autovettura, fatto che le era stato preannunciato dal marito che, qualche ora prima, aveva detto alla moglie che “a breve l’avrebbe fatta camminare a piedi”.

Ma gli episodi non finiscono qui: altri ne saranno denunciati dalla vittima e per i quali si è reso necessario il pronto intervento della polizia: in questo mese vengono incendiate, in due circostanze, altrettante auto usate dalla donna.

Le investigazioni degli agenti della mobile di Reggio Calabria partono subito e arrivano al punto di ritenere di aver ricostruito un robusto impianto accusatorio nei confronti dell’uomo, già destinatario di un ammonimento adottato il 23 febbraio scorso dal Questore, e determinando il Gip ad accogliere la richiesta della misura cautelare in carcere a suo carico formulata dal Pubblico Ministero.

Provvedimento che è stato subito eseguito dagli uomini della Squadra Mobile, che oggi hanno raggiunto l’uomo, E.O. di 40 anni, e lo hanno condotto nel carcere di Arghillà.

Le indagini sul caso sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e dall’Aggiunto, Gerardo Dominijanni.