Esposito: somme dovute ai consorzi di bonifica, Regione intervenga urgentemente

Calabria Attualità

"I consorzi di bonifica hanno da sempre un ruolo cruciale, non solo per la salvaguardia di un territorio morfologicamente difficile come quello calabrese, ma anche per quanto riguarda il comparto agricolo, settore fondamentale nell’ambito dell’economia regionale. La presa di distanze da parte del Dipartimento agricoltura in termini di competenza circa i crediti inerenti i lavori di forestazione e, ancor peggio, l’incertezza dimostrata dalla Regione verso questo ente è un errore madornale, che comporterà certamente conseguenze irreparabili".

Ad affermarlo è il Consigliere regionale Baldo Esposito. "L’accorato appello lanciato dal Presidente dello “Ionio catanzarese”, Grazioso Manno – spiega Esposito - è inequivocabile: se la Giunta Regionale non si prodigherà immediatamente alla elargizione delle somme dovute al Consorzio, i risvolti sul piano finanziario saranno irreparabili, tanto da rischiare il licenziamento dei lavoratori, il collasso dell’ente e, di conseguenza, dei servizi. Un vero e proprio reato politico e amministrativo, del quale questa classe dirigente regionale non può e non deve macchiarsi”.

“La mia attenzione nei confronti dell’ente consortile (tramite una lunga serie di interventi stampa, emendamenti, interrogazioni) – prosegue il Consigliere Regionale - è stata sempre molto alta – continua Esposito –, per questo motivo apprendere questo stato di cose ritengo sia una ferita inflitta non soltanto nel cuore di tutti gli amministratori regionali e locali che hanno un minimo di buon senso, ma anche nel cuore di una Calabria, sempre più dilaniata dal dissesto idrogeologico e da una incapacità di programmare le questioni ambientali”.

“Al Presidente Mario Oliverio, al Consigliere delegato Mario D’Acri, al direttore generale del dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino – conclude il rappresentante di Palazzo Campanella – chiedo di affrontare in modo urgente ed inderogabile la questione, mandando un segnale di autorevole riscontro in merito alle attività utili alla salvaguardia dell’ente consortile ed, ove mai si rendesse necessario, di voler favorire la discussione presso le sedi istituzionali deputate (partendo dalle commissioni consiliari e dal Consiglio regionale) con la serietà e la dignità che questo tema merita".