Crotone. Sequestrato il Marine Park Village: indagati Comune, Provincia e Sovrintendenza

Crotone Cronaca

Sequestrato il Marine Park Village di Crotone, il villaggio turistico in costruzione di località Scifo. Il provvedimento, firmato dal Pm Gaetano Bono, riguarda alcune presunte violazioni paesaggistiche. Nei giorni scorsi i carabinieri del Noe avevano effettuato un sopralluogo sul cantiere.

Il sequestro è stato disposto con un decreto d’urgenza dalla Procura pitagorica, fermandone i lavori di costruzione a Punta Scifo, in un'area che è soggetta ad un triplice vincolo paesaggistico e ad uno archeologico. Il provvedimento, emesso dal magistrato e condiviso dal Procuratore Giuseppe Capoccia, è finalizzato a interrompere così la lottizzazione, ritenuta abusiva, e a tutelare la bellezza del luogo.

Gli indagati sono otto, tra cui due dirigenti del Comune, uno della Provincia, il Soprintendente ed un dirigente della stessa Sovrintendenza e, naturalmente, i due imprenditori oltre che il direttore dei lavori. I reati ipotizzati non si limitano dunque alla violazione di norme paesaggistiche ma si estendono alla condotta di amministratori pubblici che, con una serie di abusi d'ufficio, avrebbero rilasciato un permesso di costruire che - secondo gli inquirenti - non poteva essere rilasciato.

Per la Procura il Marine Park Village è un vero e proprio villaggio turistico e non un agriturismo-campeggio articolato in bungalow. Il Comune di Crotone non avrebbe mai potuto rilasciare il permesso di costruire, ma - sostiene ancora il Pm - avrebbe perseverato negli abusi, omettendo di annullarlo dopo avere scoperto che i costruttori non erano imprenditori agricoli professionali (il certificato provvisorio era stato revocato) e non erano nemmeno i proprietari del terreno, agendo con un contratto (ritenuto falso) col proprietario che era già morto all'epoca della domanda.

Vi sarebbero stati poi gli abusi d'ufficio da parte della Provincia e della Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici che non solo non avrebbero potuto rilasciare le rispettive autorizzazioni ma avrebbero anche perseverato nella condotta omettendo, in seguito, di annullarli.

La Procura contesta anche le false attestazioni del Soprintendente B.A.P., che è indagato per falso ideologico in atto pubblico per aver comunicato al Ministero (per sostenere l’ineluttabilità del presunto abuso) che tutti i bungalow erano già stati realizzati, mentre in realtà uno solo è stato costruito parzialmente e come riparo per gli attrezzi del cantiere.

M5S: SEQUESTRO RISVEGLIA FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA

A questo proposito i consiglieri comunali del M5s, Ilario Sorgiovanni ed Andrea Correggia esprimono piena soddisfazione e fiducia nelle istituzioni. “Finalmente - sostengono i pentastellati - l'inarrestabile macchina devastatrice del nostro territorio ha avuto una battuta d'arresto. La notizia del sequestro del Marine Park Village ha risvegliato in tutti noi la fiducia nella giustizia, spesso mortificata e tradita. Il M5S, sempre in prima linea nelle battaglie a difesa del bene comune, non si tira mai indietro quando è in gioco l’integrità e la bellezza del nostro paesaggio”. Soddisfazione è stata espressa anche da Nicola Morra.

(ultimo aggiornamento 10:02)