ActionAid: a Sibari, al via il monitoraggio civico degli appalti per la tutela dei fondi EU

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Monitorare il corretto utilizzo dei Fondi europei e riavvicinare al tempo stesso cittadini e istituzioni, promuovendo in modo innovativo la partecipazione, la conoscenza e, in ultima analisi, la democrazia. Sono gli obiettivi del progetto internazionale di monitoraggio civico degli appalti pubblici IPACT (Intergrity Pacts – Civil Control Mechanism for safeguarding EU funds), finanziato dall’Unione europea e presentato da ActionAid in occasione dell’evento di inaugurazione del Parco Archeologico di Sibari (CS), organizzato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Il progetto, coordinato a livello europeo da Transparency International, coinvolge 11 Stati membri e 15 organizzazioni della società civile. La durata prevista è di quattro anni, per un totale di 17 appalti monitorati e un valore complessivo di oltre 920 milioni di euro.

Uno dei Patti di Integrità sarà sperimentato in Calabria, nel Parco Archeologico di Sibari dove ActionAid, in qualità di supervisore indipendente e in collaborazione con Gruppo Abele e Monithon, monitorerà due interventi per un valore complessivo di 2 milioni di euro. Il primo intervento riguarda la musealizzazione e la sistemazione esterna dell’area archeologica denominata “Casa Bianca” ed ammonta a 500mila euro. Il secondo è relativo agli allestimenti museali e multimediali del Museo Archeologico della Sibaritide ed ammonta a 1,5 milioni di euro. Il Patto di Integrità di Sibari è diventato realtà grazie alla disponibilità del Segretariato Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e del Segretariato Regionale per la Calabria.

Nel corso del 2017, ActionAid realizzerà la prima scuola di Integrità rivolta a referenti di associazioni locali e regionali interessate al monitoraggio civico. I partecipanti alla scuola acquisiranno le competenze necessarie per organizzare laboratori di monitoraggio civico rivolti a tutti i cittadini interessati, che partiranno ad aprile. “Con questo progetto intendiamo creare le precondizioni affinché i fondi europei siano spesi nel modo migliore. Per farlo occorrono trasparenza, partecipazione e innovazione: tre ingredienti che possono migliorare in modo decisivo la qualità della nostra democrazia e creare un terreno dove la corruzione faccia più fatica a mettere radici”, spiega Beatrice Costa, Responsabile Programmi di ActionAid Italia. “Il monitoraggio civico realizzato dai cittadini supporterà il monitoraggio tecnico-giuridico condotto da ActionAid tramite i propri esperti. Questa azione congiunta è di natura preventiva e servirà non solo a verificare la corretta e puntuale realizzazione degli interventi, ma anche a identificare suggerimenti e buone pratiche da esportare a livello nazionale e comunitario”.

Grande attenzione sarà riservata alle nuove tecnologie. I laboratori di monitoraggio civico comprenderanno infatti sessioni dedicate al data journalism, in cui i partecipanti impareranno ad utilizzare i dati in formato aperto (Open Data) relativi agli appalti.

In Italia, oltre che a Sibari, i Patti di Integrità saranno implementati in Sardegna e in Lombardia - dove Transparency International Italia monitora due appalti delle rispettive Regioni - e in Sicilia, dove l'associazione Amapola Progetti monitora un appalto della Coalizione di Comuni Città Rete Madonie-Termini. Oltre all'Italia, i paesi europei coinvolti sono Romania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Portogallo e Slovenia. Molto vari sono anche i settori di intervento dei diversi progetti: si va dai trasporti all’ambiente, dalla sanità all’istruzione, dalla ricerca alla cultura.

ActionAid ha già avviato attività di monitoraggio civico della ricostruzione all’Aquila e in Emilia-Romagna. In Abruzzo, attraverso il progetto “iMPaRO” (Monitoraggio Partecipato Ricostruzione Scuole), ActionAid coinvolge ragazze e ragazzi nel monitoraggio della ricostruzione delle scuole del territorio aquilano colpite dal terremoto del 2009 con l’obiettivo di renderli cittadini consapevoli e pronti ad attivarsi. In Emilia-Romagna, ActionAid è intervenuta con diverse iniziative, quali Open Ricostruzione e i laboratori di monitoraggio a Mirandola (MO), per favorire la ricostruzione trasparente delle zone colpite dal sisma del maggio 2012 attraverso l’uso delle tecnologie digitali e la partecipazione.