Migranti protestano a San Ferdinando, Prefetto accoglie le loro richieste

Reggio Calabria Cronaca

Questa mattina il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, insieme al Vicario della Questura e al Sindaco di San Ferdinando, ha incontrato, presso il Comune di San Ferdinando, una delegazione di immigrati ospitati presso la tendopoli del posto, che poco prima avevano inscenato una manifestazione di protesta dinanzi al Palazzo municipale.

Nel corso dell’incontro gli immigrati hanno lamentato i disagi e le condizioni di invivibilità nella struttura, richiedendo interventi per garantire delle migliori condizioni di vita. Nella circostanza gli extracomunitari hanno anche chiesto la più sollecita definizione delle procedure connesse alla loro regolarizzazione.

Il Prefetto ha dato assicurazione della costante attenzione - da parte dell’ufficio di Governo così come delle Forze dell’Ordine e di tutti gli Enti interessati - sulla tendopoli di San Ferdinando e sullo stato di attuazione degli interventi stabiliti nel Protocollo operativo stipulato lo scorso 19 febbraio che, come noto, mira a garantire la riconduzione dell’attendamento a condizioni di vivibilità, insieme ad interventi di bonifica e iniziative volte a una ordinata “gestione del campo”.

A questo riguardo, nel corso dell’ultima delle riunioni periodiche convocate dal Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari presso il Palazzo del Governo, tenutasi lo scorso 23 gennaio, sono state definite le iniziative necessarie a superare le criticità esistenti presso l’attendamento. All’incontro, infatti, erano presenti la Regione Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, la Croce Rossa Italiana, i Comuni di San Ferdinando e di Rosarno, la Caritas Diocesana di Oppido Mamertina e gli Organismi Umanitari Emergency e ME.D.U. e i Rappresentanti sindacali di categoria dei lavoratori agricoli.

Si è fatto il punto, in particolare, sulle attività amministrative già espletate e a tal proposito il Comune di San Ferdinando ha confermato che sta completando l’ipotesi progettuale che formerà la base per l’affidamento del servizio di gestione del nuovo complesso.

Nel contempo, è stato fatto un focus sui bisogni e le esigenze concrete degli immigrati presenti nella tendopoli. Al termine dell’incontro, la delegazione si è mostrata soddisfatta e la protesta è cessata.