Riunione maltempo, maggiori criticità riguardano i corsi d’acqua

Reggio Calabria Attualità

Le maggiori criticità riguardano i corsi d’acqua, e la viabilità. È emerso nel corso di una riunione convocata dal prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari. Nel corso dell’incontro sono state esaminate e analizzate le problematiche di maggior rilievo che hanno riguardato il territorio nel corso degli eventi meteo verificatisi nel mese di gennaio, determinati da piogge intense e precipitazioni nevose, per fronteggiare i quali questa Prefettura ha attivato h24 l’Unità di Crisi.

Gli Amministratori presenti hanno messo in evidenza che gli argini delle fiumare necessitano di interventi strutturali e che gli alvei, a seguito degli eventi alluvionali degli ultimi due anni, si sono notevolmente innalzati a causa dell’accumulo di inerti. Per questo è stato chiesto di assumere, ciascuno secondo le proprie specifiche competenze, ogni provvedimento utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità e alla tutela dei beni.

Nel corso del debriefing è stata affrontata anche la problematica della viabilità, con particolare riguardo alla Strada Statale 106, nel tratto del torrente Allaro, e a varie strade provinciali ritenute di particolare importanza per i collegamenti dei Comuni. In proposito, l’Anas ha rappresentato di aver avviato le procedure per l’espletamento dei lavori e l’Ente competente per le strade provinciali è stato altresì invitato ad attivarsi.

Già durante l’emergenza dei giorni scorsi, con l’attivazione dell’Unità di Crisi, sono stati disposti, nell’immediatezza, interventi urgenti o comunque necessari a superare situazioni di isolamento della popolazione e ad assicurare, altresì, la piena fruibilità della viabilità. Il rappresentante della Protezione Civile della Regione Calabria ha riferito che si stanno predisponendo tutti gli atti necessari ai fini del riconoscimento dello stato di emergenza dai competenti Organi di Governo centrale.

Alla chiusura dei lavori, sono stati sensibilizzati i Sindaci sulla necessità, nelle situazioni emergenziali, di attivare i rispettivi Centri Operativi Comunali di Protezione Civile al fine di ottimizzare le attività di soccorso alle popolazioni e affinché le stesse e le strutture di protezione civile sovraordinate abbiano, un riferimento certo.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, i Sindaci e i Referenti dei Comuni maggiormente interessati dagli eventi calamitosi, i Sindaci dei 19 Comuni della provincia sede di Centro Operativo Misto, i rappresentanti delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile della Regione e della Provincia, del SUEM 118 e dei gestori della rete viaria, ferroviaria ed elettrica.