Provincia: tavolo di lavoro sui Poli regionali di Innovazione assegnati a Crotone

Crotone Attualità

I Poli regionali di Innovazione assegnati dalla Regione Calabria a Crotone rappresentano un’importante opportunità per la comunità crotonese soprattutto in questa fase di difficoltà economica. Riuscire però a far combaciare tutti i molteplici aspetti non è cosa semplice ed il rischio concreto è quello di non riuscire a sfruttare pienamente questa occasione. Per questo motivo è opportuno che tutte le forze del territorio, che possono contribuire con le loro specifiche competenze, si muovano in modo coordinato per ottenere il massimo risultato per il territorio. Seguendo questa logica il presidente della Provincia, Stano Zurlo, coadiuvato dal vice presidente Gianluca Bruno e dall’assessore all’Energia Franco Senatore, ha chiamato a raccolta (nel corso di un seminario organizzativo tenutosi nel pomeriggio di martedì 16 novembre in sala Azzurra) tutti i soggetti potenzialmente interessati per organizzare un tavolo di lavoro coordinato dall’Ente intermedio riguardante il Polo delle Energie Rinnovabili nonché l’efficienza energetica. L’intento è quello di interpellare aziende calabresi e non, Università e Centri di ricerca per costituire un soggetto gestore del Polo che riesca a garantire l’interesse delle imprese partecipanti insieme allo sviluppo del territorio. Al seminario ha partecipato anche Antonella Stasi, vicepresidente della Regione che ha puntualizzato gli aspetti tecnici e le potenzialità sia per le aziende con le conseguenti ricadute per la comunità nel caso in cui si riescano a mettere in moto tutte le potenzialità offerte dai Poli di Innovazione e dai Distretti Tecnologici. Il consigliere regionale Salvatore Pacenza, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza dell’aspetto della collaborazione e la rottura con i comportamenti del passato che hanno contribuito alla complessa situazione attuale della regione. Pierluigi Paoletti, presidente nazionale dell’associazione “Arcipelago Scec”, che ha contribuito alla costituzione dei Poli Innovativi nella Provincia di Crotone attraverso il Patto “Scuola-Lavoro-Impresa”, ha ribadito la necessità di indirizzare le forze del polo per aiutare il processo di innovazione delle attività prevalenti nella regione come il consumo di energia nelle aziende agricole e il comparto della bio edilizia. L’associazione, unica nel suo genere perché, pur senza scopo di lucro, si occupa dello sviluppo delle economie locali, ha offerto il suo contributo mettendo a disposizione le professionalità di livello nazionale ed internazionale che collaborano con “Arcipelago Scec”. Gli interventi che si sono susseguiti hanno accolto questo invito alla collaborazione, in particolare il presidente di Confindustria Dino Romano ha evidenziato, insieme a Maria Bruni del Parco Scientifico e Tecnologico, il percorso seguito dalla sua organizzazione nel raccogliere le adesioni di importanti aziende interessate a sviluppare ricerche sui loro brevetti. Marilina Intrieri e Ubaldo Prati hanno messo a disposizione del Polo la sede del Consorzio Universitario. Tale volontà è stata apprezzata sia dal presidente della Provincia Zurlo che dal vicepresidente della Giunta regionale Stasi. Il presidente della Camera di Commercio, Roberto Salerno, visto che a Crotone è stato assegnato anche il Polo Ambientale ha evidenziato la necessità di porre attenzione alla salubrità del territorio ed ha auspicato che questi Poli possano creare filiere produttive anche nelle piccole imprese. Questi aspetti, insieme alla difficoltà innegabile del percorso, sono stati ripresi anche dal presidente di Crotone Sviluppo, Salvatore Foti, che farà parte del tavolo di lavoro mettendo a disposizione l’innegabile esperienza della sua organizzazione insieme a Napoleone Guido, consigliere nazionale del Cnel. Il rappresentante di Confagricoltura, Podella, ricordando che la prima voce di spesa del settore agricolo è quella dell’energia, si è augurato che il Polo sulle Energie rinnovabili possa aiutare il processo di innovazione delle piccole imprese sulle agroenergie e sul risparmio energetico agricole che costituiscono la maggioranza del tessuto imprenditoriale regionale. L’Università “Magna Grecia”, tramite Gianni Cuda, ha manifestato la disponibilità a collaborare al Polo. La riunione si è conclusa con un nuovo appuntamento operativo al fine di produrre risultati concreti entro breve tempo.